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Di Girolamo rinviato a giudizio per truffa a Bnl

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L'ex senatore Pdl accusato di associazione per delinquere finalizzata a bancarotta

domenico d'alessandro
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Ulteriori guai giudiziari per l'ex senatore del Popolo della Libertà Nicola Paolo Di Girolamo. Dopo il suo coinvolgimento nella vicenda Fastweb-Telecom Italia Sparkle, l'ex parlamentare è stato rinviato a giudizio per associazione per delinquere finalizzata alla bancarotta fraudolenta e alla truffa ai danni della Bnl. Di Girolamo è al momento ai domiciliari, e ha già scontato sei mesi di carcere. Secondo il procuratore aggiunto Nello Rossi e il pm Paolo D'Ovidio avrebbe ottenuto fidi per due milioni di euro a beneficio di società a lui riconducibili, già in sofferenza e senza fornire garanzie di rientro. I soldi venivano così distratti in proprio favore, determinando in questo modo il fallimento delle società. Insieme a Nicola Paolo Di Girolamo, sarebbero coinvolti anche Giovanni Sabatelli e Aldo Spadella, soci con lui o cogestori delle aziende poi fallite. Complici del gruppo sarebbe stato Francesco Greco Di Paola, già funzionario della Bnl presso la Filiale di Roma Nord. Di Paola avrebbe dato il nulla osta alle richieste di affidamento nonostante l'assenza dei fondamentali requisiti di solvibilità delle società. Un quinto imputato sarebbe Ignazio Restivo, accusato di aver sottratto 317 mila euro dai conti correnti di una società, poi dichiarata fallita dal tribunale. L'indagine odierna sarebbe partita dalla querela presentata nel 2006 dall'istituto di credito.

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