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Geronzi: "Subito le riforme strutturali: seguire i 5 punti di Berlusconi"

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Il presidente delle Generali inaugura asilo nido della compagnia: "Alzare età pensionabile. Fondazioni sono fondamentali, ma verificare loro ordinamento"

domenico d'alessandro
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Il presidente delle Generali Cesare Geronzi ha inaugurato a Trieste l'asilo nido interno alla compagnia. E' stata un'occasione utile per un discorso che ha toccato diversi temi. Secondo Geronzi, le Fondazioni sono state fondamentali per il processo di consolidamento del sistema bancario italiano e potranno continuare a svolgere un ruolo. Ma al momento appare opportuna una verifica sul loro ordinamento. "Di questi enti privati di utilità sociale - ha affermato - non si disconosce affatto la fondamentale funzione svolta per la riorganizzazione e il consolidamento bancario in un quindicennio; non si sottovaluta il ruolo che potranno continuare a svolgere. Non è, tuttavia, giudicabile inopportuna la sollecitazione, a venti anni dalla legge Amato-Carli di riforma dalla banca pubblica e a dodici dall'adozione della normativa Ciampi, a considerare se e quali innovazioni introdurre nel relativo ordinamento per rafforzare l'autonomia dei soggetti in questione, migliorare ancora il sostegno ai settori dell'intervento istituzionale, definire più particolareggiatamente il rapporto con gli enti che concorrono a formare i loro organi e con il sistema bancario". Secondo Geronzi sono necessarie, in questo momento, alcune riforme strutturali, a partire dai cinque punti programmatici indicati dal presidente del Consiglio Berlusconi in Parlamento. "Bisogna far sì che venga elevata l'età media effettiva di pensionamento", ha aggiunto il Presidente delle Generali, secondo cui inoltre "bisogna crescere di più avendo ora le spalle coperte dalla messa in sicurezza dei conti pubblici. Non possiamo ritenerci soddisfatti della crescita prevista - ha dichiarato Geronzi - al tempo stesso non possiamo cantare vittoria essendo ancora incerta la ripresa, esposta com'è alle correnti di ritornanti, sia pure delimitati, fenomeni di grave difficoltà finanziaria, non nella nostra economia, con rischi di contagio". L'immigrazione, prosegue il capo della compagnia assicurativa, "può essere una ricchezza per il Paese", a patto che si mantenga "lealtà alle istituzioni dello Stato ospitante". Il Presidente delle Generali ha proseguito parlando della crisi del mondo del lavoro: "I problemi del lavoro, soprattutto per i giovani, devono sollecitare tutti (istituzioni, parti sociali, banche, assicurazioni) a convergere sull'obiettivo della crescita, che è la vera base per dare prospettive di lavoro solide, comunque non precarie. Al tempo stesso - prosegue Geronzi - non possiamo cantare vittoria e sciogliere peana di ringraziamento e soddisfazione per il superamento della crisi finanziaria globale, essendo ancora incerta la ripresa in campo internazionale e nel nostro Paese". In conclusione, il numero uno della compagnia di assicurazioni ha commentato le recenti riunioni del G7 e del Fondo monetario a Washigton. Secondo Geronzi "i risultati non sono soddisfacenti. Restano tuttora aperte e irrisolte le due questioni fondamentali che influiscono sulla ripresa, quella del coordinamento tra le aree monetarie e quella dell'adozione di nuove regole della finanza".

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