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Tassista in coma, la donna è stata la prima a colpire

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Arrestati anche il compagno della padrona del cane investito e la fidanzata di Ciavarella, già in manette

domenico d'alessandro
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Sono due fratelli, Pietro e Stefania Citterio, i due nuovi fermi per il caso del tassista aggredito domenica a Milano. I due si sono presentati spontaneamente in Questura in tarda mattinata. Ora sono accusati dal pm Tiziana Siciliano di concorso morale e materiale in tentato omicidio insieme a Morris Ciavarella, già fermato dopo la brutale aggressione di Luca Massari, avvenuta in largo Caccia Dominioni. Questi aveva appena investito con il suo taxi un cane: ora si trova all'ospedale Fatebenefratelli ed è in gravissime condizioni. La ricostruzione del pm - Stando a quanto riportato dal pm nel provvedimento di fermo, subito dopo l'incidente tre donne hanno affrontato il tassista: le sorelle Stefania ed Elisabetta Citterio e Sara Panebianco, la proprietaria del cocker. Solo Stefania però ha aggredito fisicamente Luca Massari. Richiamati dalle urla delle donne, sono sopraggiunti Piero Citterio e Ciavarella che, a loro volta, hanno cominciato a sferrare calci e pugni ai danni del tassista. Il pestaggio è durato 2 - 3 minuti, il tempo di ridurre in fin di vita l'uomo. Ciavarella ha ammesso di aver preso tra le braccia la testa di Massari e di avergli dato una ginocchiata in faccia, tanto da rompergli i denti. Dopo aver tramortito il bersaglio della loro furia, i due uomini sono scappati, lasciando solo le donne accanto al corpo esanime di Massari. "Una reazione scomposta e violenta", definisce l'aggressione il pm. Quando sono arrivati gli agenti delle forze dell'ordine, quello che si sono trovati davanti è stato, come riportato dal magistrato, "un clima desolante di omertà giustificabile solo dalla fama di violenza che gli aggressori hanno nel quartiere". La ricostruzione di questa giornata è stata fornita dal capo della Squadra Mobile di Milano, Alessandro Giuliano, nel corso di una conferenza stampa in Questura. Secondo Giuliano le forze dell'ordine avrebbero potuto fermare i due già nel pomeriggio di lunedì, ma non sono intervenuti per motivi di opportunità, poichè nel quartiere alla periferia sud di Milano in cui si è verificata l'aggressione si era creata una situazione molto difficile. I due però erano "sorvegliati" dagli agenti, dato che si pensava potessero fuggire. L'uomo finito in manette è il 26enne compagno della padrona del cane: incensurato, sarebbe anche autore dell'aggressione ad un fotografo, picchiato nella giornata di lunedì con un manico di scopa. La donna, invece, è la fidanzata di Ciavarella, e ha 28 anni. Secondo Giuliano, "la dinamica dei fatti è ancora da approfondire" in relazione "alle singole responsabilità" nel pestaggio da parte dei tre. Secondo quanto è emerso, sarebbe esclusa al momento la presenza di altri complici. La proprietaria del cane, secondo le testimonianze, risulterebbe estranea all'aggressione fisica, sebbene abbia urlato contro il tassista e incitato gli aggressori. Il Comune di Milano è intenzionato a costituirsi parte civile nel processo per questa brutale aggressione.

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