Il Trota non fa sconti alla Lega

Eleonora Crisafulli

Renzo Bossi non fa sconti alla Lega di papà Umberto. Il consigliere regionale della Lombardia ha le idee chiare su quote latte, voto e simboli padani nelle scuole. E proprio sull'istituto di Adro dedicato a Gianfranco Miglio e tappezzato di soli delle Alpi, a sorpresa, ha dichiarato: "La giunta orgogliosa del nuovo polo scolastico, l’ha voluto far sapere ai più giovani e alla   città. Poi si è esagerato. Nelle scuole i simboli politici non   devono entrare". In un’intervista a Libero, oggi in edicola,  Bossi jr, ribattezzatto affettuosamente il "Trota" dal Senatùr, ribadisce come la sua sia stata un’elezione guadagnata sul campo: "Sono un ragazzo di 22 anni che ha preso 13mila preferenze a Brescia, non mi hanno messo   dall’alto". Poi, per il prossimo futuro, dice di pensare alla candidatura a sindaco: "E' la figura che mi affascina di più". Ma non a Milano precisa: "No qui c'è la Moratti". Guardano più in alto, Bossi dà i voti ai ministri del governo Berlusconi: Giulio Tremonti è il migliore, "è con lui che la Lega ha trovato l'accordo per il federalismo fiscale". Galan è il peggiore. Il consigliere lombardo prende posizione anche sull'Afghanistan: "Dobbiamo chiarire gli obiettivi. Però se la democrazia si esporta solo con i fucili non va bene". Infine, un’osservazione sulle quote latte: se le  verifiche dimostreranno che le multe sono corrette, gli allevatori   dovranno pagare: "Mica difendiamo la illegalità".