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Banca d'Italia: Draghi si taglia lo stipendio

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L'istituto di via Nazionale ridurrà le retribuzioni del 10% a tutto il personale. Il Governatore dà l'esempio

tiziano vanni
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La Banca d'Italia presto chiamerà i sindacati per introdurre una decurtazione del 10% degli stipendi del personale, e il primo a dare il buon esempio sarà il governatore dell'istituto di via nazionale, Mario Draghi. A comunicarlo sono il segretario nazionale della Fiba-Cisl, Gianni Romoli, e il coordinatore nazionale responsabile della Banca d'Italia della Fisac-Cgil, Guido Pellegrini. I sindacalisti inoltre specificano, che le misure che Bankitalia vorrebbe portare, sono state illustrate nei giorni scorsi ai sindacati e prevedono un blocco degli adeguamenti economici per il triennio 2011 - 2013. "Ci hanno annunciato questa intenzione - ha detto Romoli - noi non siamo d'accordo al taglio delle retribuzioni. Quello che fanno Draghi e il direttorio è una loro decisione". Pellegrini ha aggiunto che "il direttorio ha avanzato una sua richiesta per il contenimento della spesa, tra cui la riduzione del 10% degli emolumenti dei suoi componenti e il taglio degli stipendi del personale dal 5 fino al 10%. L'intenzione è di arrivare a un accordo con il sindacato entro fine novembre. Noi non siamo d'accordo. Bisognerà capire - ha affermato Pellegrini - quali saranno i margini di trattativa".

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