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Frattini, colloquio con Petraeus

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Si discuterà del passaggio di consegne alle forze afghane. Diplomatico americano: "Mai parlato di ritiro entro 2011"

carlotta mariani
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Si torna a parlare di Afghanistan e del nostro impegno militare. Dopo che sabato scorso La Russa ha promesso 1000 nuovi militari al generale David Petraeus, oggi toccherà al ministro degli Esteri Frattini parlare con il comandante Isaf. Avverrà a Roma, a Villa Mafama durante la conferenza degli inviati speciali per l'Afghanistan e il Pakistan. Presenti anche il ministro degli Esteri di Kabul, Zalmai Rassoul, e il diplomatico americano, Richard Holbrooke. Tema del giorno: il passaggio della sicurezza e del controllo del territorio dalle forze internazionali alle milizie afghane. Ritiro sì, ritiro no? - All'indomani della morte dei quattro alpini, si è spesso sentita la frase "via dall'Afghanistan entro il 2011". Ora, invece, si parla di aumentare il contingente. Ieri sera al programma di Lucia Annunziata, l'inviato Richard Holdbrooke ha detto che "la presenza dei contingenti stranieri sarà necessaria fino al 2014". Secondo il dimplomatico, c'è stato un equivoco sulle date. "Il presidente Obama aveva annunciato che entro luglio 2011 vi sarà l'inizio di una riduzione molto graduale delle forza americane ma sulla base delle condizioni del territorio". Holdbrooke ha sottolineato che questo "non sarà l'inizio di un ritiro ma solo una possibile riduzione delle forze di combattimento" e che "anche dopo il 2014 dovrà esserci un impegno continuo per lo sviluppo economico e sociale dell'Afghanistan".

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