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In Francia scoppia la "guerra dei liceali"

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Protestano in migliaia contro la riforma delle pensioni. La polizia carica e spara fumogeni, oltre 200 arresti / Guarda i video

Eleonora Crisafulli
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La riforma delle pensioni voluta dal presidente Nicolas Sarkozy scuote la Francia. Dal settore dei trasporti fino alla scuola, migliaia di francesi hanno scioperato oggi contro il provvedimento che porta a 62 anni l'età pensionabile minima e a 67 la massima. Alla vigilia del via libera al Senato la protesta paralizza il trasporto e genera caos e scompiglio per le strade delle principali città. Gli studenti scendono in piazza e manifestano il loro dissenso in una guerriglia urbana che fa danni e vittime. Secondo i dati forniti dal ministero degli Interni 200 ragazzi sarebbero stati fermati, circa 350 licei sarebbero stati bloccati e in altri 261 si sarebbero registrate violenze e atti vandalici. In particolare a Nanterre il blocco dei liceali sarebbe degenerato: i ragazzi hanno rovesciato auto, abbattuto pensiline e cabine telefoniche. In questo video le immagini degli incidenti a Nanterre Il centro commerciale Evry 2 a Essonne è stato chiuso parzialmente in mattinata dopo essere stato invaso dagli studenti che hanno rotto vetrine e rubato alcune merci. Il gruppo di facinorosi si è anche scagliato contro un autobus, contro un locale di assicurazioni malattie e hanno quasi distrutto una panetteria. Registrati incidenti e danni anche a Seine-et-Marne dove un poliziotto è stato ferito da una bottiglia. A Chelles, davanti a un liceo, una cinquantina di studenti hanno iniziato a devastare le auto parcheggiate e hanno abbattuto un albero: i poliziotti sono intervenuti con il lancio di alcune granade lacrimogene. Nel centro di Rouen circa un migliaio di giovani hanno manifestato distruggendo auto parcheggiate e tirando pietre alla polizia. In questo video un corteo dei liceali, 4 giorni fa, e le cariche della polizia La replica di Sarkozy - Intanto dall'alto, Francois Fillon ha avvertito che non accetterà che i sindacati blocchino il Paese e ha attivato un'unità di crisi per monitorare la situazione dei rifornimenti. E Nicolas Sarkozy tiene duro di fronte al montare della protesta: il piano - ha detto il presidente francese - passerà nonostante le proteste che hanno devastato il Paese e gli scioperi che hanno provocato il blocco dei rifornimenti e dei trasporti. Nelle ultime ore la situazione sta precipitando: metà dei treni fermi, le operations escargot (operazioni lumaca) dei camionisti per bloccare le strade, decine di raffinerie bloccate (nonostante le minacce del governo) e oltre 1.500 stazioni di rifornimento a secco di carburante. Si prevede che anche gli aeroporti andranno in tilt domani.

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