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Liti nel Pdl sul dopo Silvio: la designata è Marina

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Velina Rossa: "ll Cav ha scelto la figlia per la sua successione". I colonnelli ex An su tutte le furie

Roberto Amaglio
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L'ex alleato storico Gianfranco Fini, fino a qualche mese fa considerato il successore naturale di Silvio Berlusconi, se ne va sbattendo la porta; anche i ministri più vicini al Cav (la Prestigiacomo, la Brambilla e gli stessi ex "Generali" di An) negli ultimi tempi mugugnano e si lamentano, chiedendo un maggior confronto all'interno del partito. Cosa sta accadendo all'interno del "Partito dell'amore"? Solo problemi politici o alla base di queste tensioni c'è qualcosa di più? Secondo Velina Rossa, foglio parlamentare vicino a Massimo D'Alema, il problema che sta squassando il principale partito italiano sarebbe legato all'eredità politica del Premier: lo scettro di Palazzo Chigi, infatti, non sarebbe destinato a Giulio Tremonti, bensì alla primogenita del Cavaliere, Marina Berlusconi, attuale presidente di Fininvest e del gruppo Arnoldo Mondadori Editore. Una successione "monarchica" che, per quanto dovrebbe essere sicuramente posta a giudizio dell'elettorato (se non tramite voti, almeno monitorando i sondaggi), avrebbe fatto infuriare quei politici del Pdl che vedevano nel loro futuro una fulgida ascesa parlamentare. "Abbiamo il sospetto- scrivono i referenti di Velina Rossa - che i malumori nati nel Pdl sono dovuti anche a questa scoperta, determinando frustrazione soprattutto tra i dirigenti della ex An". Se così fosse, l'unico contento sarà Gianfranco Fini: "Lui aveva visto chiaro per tempo", chiude Velina Rossa.

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