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Il Cav sulla giustizia: "La riforma è pronta"

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Il testo sarà presentato al Cdm la prossima settimana. E il ministro Alfano annuncia modifiche alla Costituzione

tiziano vanni
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La riforma della giustizia "è praticamente già completata con un suo articolato" e sarà presentata al Consiglio dei ministri la settimana prossima. Ad annunciarlo, dopo il voto favorevole dei finiani sul Lodo Alfano, è il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Aprendo il tavolo con le parti sociali sulla riforma fiscale, il premier ha assicurato che il testo è già "stato sottoposto a tutte le forze politiche presenti in Parlamento per trovare un accordo definitivo". Inoltre ha ribadito la volontà di intervenire sul fronte delle intercettazioni: "Io vivo con grande difficoltà il fatto che non si possa più telefonare. E' terribile quel paese dove non puoi avere la certezza di non essere intercettato. Un qualcosa a cui dovremo rimediare". Al Cavaliere replica il finiano Carmelo Briguglio: "Non mi risulta che ci sia ancora nessun accordo preventivo sulla giustizia. Valuteremo i testi - frena l'esponente di Fli - alla luce di principi per noi irrinunciabili come l'autonomia della magistratura". Da parte sua il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, ha dichiarato: "Stiamo lavorando a una riforma della Costituzione, che va scritta con la dovuta ponderatezza, e noi crediamo di poter portare a compimento un buon lavoro che abbia come scopo quello di rendere più giusto il processo italiano, più funzionante la giustizia, più garantiti i cittadini, autonomi e indipendenti i magistrati giudicanti e inquirenti". I giovani e la politica - "In Italia ci sono tutte le condizioni per togliere dalle nostre istituzioni quel tappo gerontocratico". Si rivolge al Ministro della Gioventù, Giorgia Meloni, durante il suo intervento in occasione  della giornata conclusiva dell'assemblea nazionale dell'Upi: "Se guardate le librerie internazionali -ha aggiunto Alfano- vi accorgerete che vi sono i leader, ex, di altri Paesi del mondo che hanno scritto la loro biografia, avendo terminato la loro stagione politica. Mi riferisco di Tony Blair o Bill Clinton - ha sottolineato - alla loro stessa età, nel nostro Paese ci si ritiene 'stelle nascentì della politica italiana, cioè a 60 anni." Alfano ha voluto inoltre, fare alcune precisazioni ritornando a parlare del lodo: "la nostra riforma non avrà nessuna istanza di ritorsione nei confronti della magistratura, come la sinistra pregiudizialmente afferma. Ribadiremo e rafforzeremo l'autonomia e l'indipendenza della magistratura in un quadro di maggiore efficienza del sistema ed effettiva parità fra accusa e difesa e in un contesto in cui a un organo più indipendente e meno corporativo non legato ai giochi di corrente interne alla magistratura, potrà essere esercitata anche la giustizia disciplinare". Elogio ai finiani per la posizione tenuta sulla questione giustizia - "Non è una novità, Futuro e libertà ha tenuto una posizione coerente con ciò che aveva sempre detto: la tutela della serenità dello svolgimento delle funzioni di alcune alte cariche che è un valore riconosciuto anche dalla Corte costituzionale e in questo senso riteniamo di avere seguito la strada che il Parlamento aveva tracciato, cioè la legge che aveva e ha un valore transitorio, il cosiddetto legittimo impedimento, nelle more della quale si potrà approvare una legge costituzionale che affermi un principio che è presente in tanti altri ordinamenti stranieri".

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