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Fini contro il partito carismatico tipo Pdl

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"Buono per vincere le elezioni, ma il peggiore per governare". Sulla riforma Gelmini propone: "Tassare le rendite finanziarie"

Michela Ravalico
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Gianfranco Fini riparte all'attacco di Silvio Berlusconi. Dopo la finta tregua con l'appoggio al Lodo Alfano, stroncato però dalle dichiarazioni del presidente Napolitano, la terza carica dello Stato e neo leader del Fli ha visto bene di sparare a zero contro il modello di partito creato proprio dal Cavaliere. "Il partito carismatico è il miglior strumento per vincere le elezioni, ma il peggiore per governare" ha affermato Gianfranco Fini durante un dibattito tra Luciano Violante e Giuseppe Pisanu ad Asolo. Sottolineando il clima di concordia tra i due relatori, Fini ha spiegato che la differenza sui toni del dialogo tra le aule parlamentari e un'assise convegnistica come questa "deriva dal fatto che il cosiddetto partito carismatico forse non è cosiddetto, essendo basato su un rapporto diretto tra il leader e il popolo, essendo spesso senza intermediari, senza un dibattito interno e una democrazia". Ancora, per Fini "visto che siamo in una fase in cui c'è un deficit di politica e un eccesso di propaganda, esiste una prevalenza di presentismo, di tatticismo". Secondo il presidente della Camera "questo forse spiega perchè chi ha il senso della politica ragiona con pacatezza e visione strategica, mentre chi mette l'accento esclusivamente sulla propaganda ha un approccio diverso". "La nostra società oggi - ha concluso Fini - viene informata dalla propaganda e non più animata dalla politica". La legislatura - Il presidente della Camera è poi intervenuto a un dibattito con Massimo D'Alema nell'ambito del workshop sulla legalità Dialoghi asolani. Ha dichiarato di augurarsi "che Berlusconi si ricordi che ha il diritto e il dovere di governare e, più che dire cosa farà quando si tornerà a votare, dica cosa vuol fare adesso. Solo nel corso del tempo potremo vedere se la legislatura va avanti, se si interromperà bruscamente o ci sarà altro". Tutto dipenderà dalla riforma della giustizia, dal pacchetto per il Sud e dal federalismo fiscale. Se il governo "non cambia passo e cade si apre una fase nuova" visto che "la possibilità di avere un altro governo all'interno della legislatura è già successa in passato, e nessuno ha parlato di colpo di Stato". Riforma Gelmini - Ad Asolo Fini parla di giustizia e del partito di maggioranza, ma si sofferma anche su altri temi. Tra questi la riforma Gelmini. Per reperire fondi, il presidente della Camera propone di "alzare dal 12,5 alla media europea che è del 24-25% la tassazione sulle rendite finanziarie per garantire che la riforma Gelmini parta con la benzina nel motore. Vedremo come si comporta il Parlamento. Tassare le rendite finanziarie non è né di destra né di sinistra".

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