Vendola: "Alleanze? Fini no, Casini sì"
Il Governatore pugliese a Matrix: "Berlusconi è pornografico. Nel mio governo Strada e Don Ciotti. Molti gay in Parlamento"
Nichi Vendola protagonista della prossima puntata di "Matrix". Il Governatore pugliese, nonchè prossimo candidato alle Primarie del Partito democratico nazionale, ne ha per tutti: sembra quasi leader in pectore del partito nazionale. "C'è il giustizialismo per le persone marginali, per i poveri, mentre c'è il garantismo per la classe dirigente. Da 15 anni l'Italia discute di come consentire la difesa dal processo di un pezzo di classe dirigente. Eppure - insiste Nichi - dovremmo essere tutti uguali davanti alla legge". Capitolo alleanze - L'ipotesi di un Pd vicino ai finiani è fantascienza? Sì, no, forse, dice: "Fini non è uscito dal centrodestra per transitare nel centrosinistra - avverte il Governatore - E' uscito per fondare un'altra destra, più libertaria, più gaullista, più europea. Guardo con attenzione e con rispetto a Fini, ma da qui non si può immaginare di reclutare Gianfranco Fini nel centrosinistra, lui che fino a ieri ha rivendicato la filiazione da Almirante. Sarebbe ingiusto per lui e per noi", dice generosamente. Su Pier Ferdinando Casini, invece, sembra più possibilista: "Non ho nessun pregiudizio a discutere con Casini, anzi l'ho sfidato - dice Vendola - a confrontarci con i suoi soggetti sociali di riferimento: il popolo del 'Family day' e il popolo delle partite Iva, cuore pulsante del centrodestra molto caro a Casini. Questi soggetti oggi si interrogano e sentono il berlusconismo come qualcosa da cui liberarsi". Capitolo: prossimo Premier? - Se dovesse spuntarla alle Primarie, e se poi dovesse vincere alle elezioni, Vendola avrebbe le idee chiare su chi contattare per costituire il governo: "Bisogna smetterla di considerare che i politici nascono nella fabbrica della politica. Io ho indicato Lorella Zanardo, che ha scritto un libro bellissimo sul corpo delle donne, Carlin Petrini, Gino Strada, che ha un'idea di politica estera senza carri armati, e Don Luigi Ciotti, protagonista con Libera della lotta al narcotraffico. E' insopportabile - prosegue Nichi - la politica che cucina la propria minestra dentro al palazzo. Le alleanze vengono dopo, prima bisogna dire di quale cultura riformatrice l'Italia ha bisogno. Io - conclude Vendola - posso benissimo allearmi con il centro, non ci devono essere pregiudizi tra sinistra e centro, ma voglio prima parlare di che idea della vita ha bisogno il paese. Partire dalle alleanze è politicistico". Capitolo Berlusconi - Non potevano mancare delle parole sull'attuale Presidente del Consiglio: "Io il Berlusconi rosso? E' il reddito che fa la differenza. Però la più grande differenza tra me e Berlusconi - insiste il Presidente di Terlizzi - è dal punto di vista del linguaggio. Berlusconi ha sdoganato un linguaggio vagamente pornografico, ha un linguaggio venatorio sulle donne. Questa continua performance maschilista di un linguaggio pubblico in erezione, è uno degli elementi di massimo degrado della vita pubblica". Capitolo gossip - In conclusione Vendola si concede un po' di gossip: "I gay in Parlamento sono tantissimi, ma non si dichiarano perchè sono ipocriti, sono dei sepolcri imbiancati, tra l'altro sono anche ricattabili. Mi dispiace per chi vive in clandestinità la propria condizione. Uno che fa il parlamentare dovrebbe avere il coraggio di dirlo".