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Berlusconi: "Meglio guardare le belle ragazze che essere gay"

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Bufera sul Premier, che scherza: "Avrei da sistemare una certa Ruby...". Poi attacca: "I quotidiani imbrogliano. Proporremo fermo per chi pubblica intercettazioni"

domenico d'alessandro
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Silvio Berlusconi interviene sul caso di Ruby e quello dei festini nelle sue abitazioni private. Lo fa da Milano, inaugurando il Salone del Ciclo e motociclo alla Fiera di Milano-Rho. Ma il suo tono è inizialmente ironico: "Ho un problemino, avrei da sistemare in qualcuno di questi stand una certa Ruby", dice. Dal pubblico si sono levati risate e applausi. Quindi il Cavaliere ha proseguito: "Ogni tanto mi capita di interrompere il mio lavoro e se qualche volta mi capita di guardare in faccia una bella ragazza... meglio guardare una bella ragazza che essere gay". Poi il Premier ha ripreso i toni duri ed è passato all'attacco della stampa: "Non leggete più i giornali perchè vi imbrogliano. Quella di questi giorni è una tempesta di carta: vedrete come alla fine non ci sarà null'altro che un atto di solidarietà. Io l'ho fatto e mi sarei vergognato di non farlo. Io sono fatto così. Questo governo esiste - prosegue Berlusconi - è pragmatico, capace e interviene in tutte le situazioni, nazionali e internazionali". Ha fatto l'esempio del caos per i rifiuti nel napoletano: "Abbiamo detto che avremmo risolto l'impegno di Terzigno e l'ho risolto". Parlando ancora di politica, il Presidente del Consiglio ha affermato che non ci sarebbe niente di più "negativo e grave per il nostro paese, mentre stiamo uscendo dalla crisi, che affrontare una campagna elettorale" con "un confronto al massimo della ferocia". Infatti, ha detto, "il governo ha ancora la maggioranza e proseguirà fino a fine legislatura".  I cittadini che "ci hanno dato il voto - ha detto Berlusconi - per governare non capirebbero" i litigi e "avrebbero ragione di non andare a votare". Poi viene riproposto un vecchio tema, quello delle intercettazioni: "Il governo proporerà un'iniziativa parlamentare sulle intercettazioni, che prevederà tra l'altro il fermo da tre a 30 giorni per i media che le pubblicheranno indebitamente", ha detto il Premier. Infine si parla di un tema "sempreverde", quello della giustizia: "Sul paese c'è un macigno che è la magistratura, i tempi della giustizia sono inaccettabili. Ad esempio ci vogliono 11 anni per una causa di lavoro". Dalle indagini a Palermo spunterebbe un'altra escort, amica di Perla Genovesi. Bufera sul Premier - Come prevedibile, la frase di Berlusconi sui gay ha scatenato un'ondata impressionante di polemiche. Bipartisan, com'è usanza dell'ultimo periodo. Il portavoce del Popolo della libertà Daniele Capezzone ha affermato: "Sono convinto che non si possa giudicare il premier per una sola parola in giorni nei quali è sottoposto a pressioni e attacchi di ogni tipo. So per certo - prosegue - che pensieri e sentimenti irrispettosi, offensivi, o peggio ancora discriminatori, sono lontanissimi da lui". Secondo il ministro delle Pari Opportunità Mara Carfagna, invece, "quella di Berlusconi è stata una battuta, la chiusa di un discorso serio, di ben altro tenore. Il Presidente del Consiglio non intendeva assolutamente, nè ha mai inteso, offendere le donne o gli omosessuali. Questo governo, anzi, ha il merito di essersi impegnato, come nessuno prima, contro le discriminazioni nei loro confronti". FareFuturo - Dure critiche, però, arrivano da FareFuturo, il web magazine del partito finiano Futuro e Libertà: "C'è una destra diversa. Una destra che non ci sta, a usare pregiudizi e oscenità di varia natura per stuzzicare i bassi istinti di un paese. Una destra - si legge sul sito - che esige dal capo del governo decenza, sobrietà, impegno per il paese, rispetto. Rispetto per la carica che ricopre. E soprattutto rispetto per tutti i cittadini, che ha l'onore e il dovere di rappresentare: dai credenti agli ebrei, dalle donne 'non disponibili' ai gay". Vendola - "Ora che il tuo regno smotta paurosamente nel fango e nell'immondizia, ora che molti tuoi generali e caporali cercano di negoziare la propria personale salvezza, sarebbe bello da parte tua un'uscita di scena all'insegna del decoro. Il nostro popolo ha bisogno di pulizia, di verità, di sobrietà, di libertà, di serenità", dice il Governatore della Puglia Nichi Vendola, gay dichiarato. Partito democratico - "Tutte le idee più becere e regressive verrano utilizzate per difendere la casamatta. Oggi sono i gay, domani gli zingari e chissà che altro", è invece l'opinione del segretario del Partito democratico Pier Luigi Bersani. Secondo Giovanna Melandri, "spogliandosi di ogni pudore istituzionale, il gergo del nostro premier sembra essere uscito dalla sceneggiatura di un film di serie B degli anni '70". "Certi Diritti" e Facebook - Si apprende intanto che alle 18, davanti a Palazzo Chigi, si terrà un sit-in dell'associazione Radicale "Certi Diritti". Anche su Facebook pullulano le proteste: si sta diffondendo rapidamente, ad esempio, il gruppo "Meglio gay che Berlusconi". Italia dei Valori - Per Massimo Donadi, presidente del gruppo alla Camera, "Berlusconi ha più di un problemino. La scandalo Ruby ha portato alla luce altro squallore, altre menzogne, altre prove della sua ricattabilità e abusi di potere. Per uscirne servirebbe non il Lodo Alfano, ma un Lodo 'al Fauno'". "Le parole del premier sono un putrido esempio dell'omofobia e del maschilismo che caratterizzano la sua personalità e l'operato del suo governo. In Italia esiste un governo consapevole di essere impresentabile, perchè inghiottito ogni giorno da nuovi scandali sessuali per cui meriterebbe l'impeachment, e che per questo vuole imporre il silenzio mediatico impedendo la pubblicazione delle intercettazioni che lo coinvolgono", ha affermato Luigi De Magistris, eurodeputato del partito guidato da Antonio Di Pietro. Grillini: "Silvio puttaniere e moralista" - Non si fa attendere la risposta dell'onorevole dell'Italia dei Valori e presidente onorario dell'Arcigay Franco Grillini alla battuta del Premier sui gay: "Berlusconi ha detto un'altra stupidaggine sugli omosessuali - dice - pensando magari di fare il simpatico senza riuscirci. Noi la pensiamo in un modo diametralmente opposto al suo: mille volte meglio gay che intrallazzone e sex addicted come Berlusconi, il quale pretende di essere insieme puttaniere e moralista. Berlusconi - prosegue - non è nuovo alle battute di pessimo gusto sugli omosessuali e sull'omosessualità. Durante una delle tante campagne elettorali disse che i gay 'stavano tutti dall'altra parte'. Non c'è dubbio che chiunque voglia liberarsi dal governo dei puttanieri moralisti, non solo debba stare dall'altra parte, ma debba fare di tutto per mandare a casa quelli che si pagano l'harem a spese dello Stato. Occorre, infine, dire che le battute da bar sugli omosessuali - conclude Grillini - non fanno altro che rinfocolare quella tragica omofobia che provoca tante violenze e tante sofferenze". Paolo Patanè, presidente nazionale dell'Arcigay, condanna in maniera molto dura le parole di Berlusconi: "E' il megafono del machismo antigay. E' inaccettabile che un capo di governo, in una situazione di palese difficoltà a causa delle sue passioni senili, faccia emergere un atteggiamento machista e volgare con una dichiarazione del tutto prova di senso dell`opportunità che chiama in causa gay, lesbiche e trans. Il modo di rappresentare le istituzioni di Silvio Berlusconi - prosegue il Presidente dell'associazione degli omosessuali - non fa onore all`Italia e la sua rozzezza da macho latino è tra le cause del clima grottesco che vive il Paese". Arcigay quindi chiede al più presto "le scuse ufficiali" da parte di Berlusconi e "auspica un incontro che faccia chiarezza per una frase che offende gli omosessuali, le loro famiglie e i loro amici insieme e, nella sua concezione utilitaristica, tutte le donne". Cacciari, Luxuria, Popolo Viola e Julienne Moore - Secondo l'ex sindaco di Venezia Massimo Cacciari Berlusconi è "incredibile e non commentabile". Per Vladimir Luxuria, "l'ostentare così una virilità alla sua età diventa un cercare di convicere più se stessi che non gli altri". Il Popolo Viola "il Paese è allo sbando" e il Presidente dovrebbe dimettersi. La frase, infine, è stata commentata anche da Julienne Moore, presente al Festival del Cinema di Roma: "Penso che sia un commento arcaico, infelice, idiota. Credo che questo atteggiamento sia imbarazzante", ha detto la star statunitense.

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