Mosca, in coma giornalista aggredito
Oleg Kashin, 30 anni, firma del quotidiano Kommersant, aveva denunciato la mancanza di democrazia in Russia
E' in coma farmacologico, in gravi condizioni, il giornalista russo Oleg Kashin aggredito stamani da due persone davanti alla sua abitazione a Mosca. Kashin, 30 anni, lavor per il quotidiano Kommersant ed è noto per le sue critiche al Cremlino: più volte ha denucniato la mancanza di democrazia nel suo Paese. Nell'ultimo periodo Oleg Kachine aveva seguito anche le manifestazioni contro la costruzione di un'autostrada tra Mosca e San Pietroburgo, che attraversa la foresta di Khimki e prevede l'abbattimento di migliaia di alberi. Il giornalista ha riportato la frattura della mandibola e delle due gambe, ferite al crani e diverse lesioni interne. Gli aggressori si sarebbero accaniti inoltre con particolare ferocia sulle dita delle sue mani. Kashin è stato operato d'urgenza e il procuratore generale Yuri Chaika ha aperto un'inchiesta per tentato omicidio. "Questo crimine mostruoso è chiaramente collegato alla sua professione. E' chiaro che le persone che lo hanno aggredito non gradivano quello che diceva e scriveva", ha affermato il direttore del Kommersant. "Fino a quando si intimidiscono e si aggrediscono i giornalisti il nostro paese non sarà nè uno stato di diritto nè una democrazia", ha commentato Liudmila Alexeieva, responsabile moscovita del gruppo di Helsinki per i diritti umani.