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Aeroclub come Auschwitz: "Il volo rende liberi"

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A Treviso montata una scritta che richiama quella all'ingresso del campo di sterminio: è bufera

domenico d'alessandro
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"Pessimo gusto". "Inciviltà dell'immagine". Sono questi i commenti più diffusi nei confronti dell'Aeroclub di Treviso, che ha fatto realizzare sulla cancellata dell'aeroporto Canova una scritta che richiama quella presente all'ingresso del campo di sterminio di Auschwitz (nella foto). E così, da mercoledì, i lavoratori vengono accolti, esattamente come i prigionieri del nazismo, dalla scritta "Fliegen macht frei", ossia "Il volo rende liberi". Scritta con gli stessi caratteri della più famosa "Arbeit macht frei", ossia "Il lavoro rende liberi". La notizia viene pubblicata dal quotidiano "La Tribuna di Treviso". Le reazioni all'iniziativa dell'Aeroclub, ovviamente, non si sono fatte attendere. Riccardo Calimani, storico e scrittore, presidente del Museo nazionale della Shoah di Ferrara, ha affermato: "Trasecolo due volte: per la caduta di stile e per l'inconsapevolezza con cui probabilmente è stata compiuta l'iniziativa. Evocando una frase nazista che irride la vittima non capiscono che offendono se stessi. E' un segno di insipienza, viene banalizzato un simbolo e un linguaggio, chiaramente riconducibile alla derisione del prigioniero, che poi veniva ammazzato". Secondo Elia Richetti, capo della comunità ebraica del capoluogo veneto, "c'è una pericolosa tendenza a banalizzare il messaggio, che ricorda l'Olocausto di milioni di persone, per scopi totalmente diversi". Umberto Lorenzoni, presidente dell'Associazione partigiani, è infuriato: "E' sconcertante. Abbiamo superato il limite. Vorrei capire dove sono le autorità? - si chiede - Dov'è la Procura della Repubblica, tanto solerte nel denunciare ed oscurare il sito internet che calunnia il governatore Zaia? Non è altrettanto offensivo usare in questo modo la memoria dell'Olocausto nazifascista? Dove sono le autorità?».

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