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Tensione in Corea. Braccio di ferro tra Usa e Cina

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Pyongyang: "Mar Giallo polveriera per colpa degli americani". Seul e Washington autorizzano esercitazioni

Andrea Tempestini
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Prosegue la strategia della tensione tra Corea del Nord e Corea del Sud dopo l'attacco di Pyongyang all'isola sudcoreana di Yeonpyeong. Mentre rimane fermo a 4 il bilancio delle vittime dello scontro di martedì (due militari e due civili sudcoreani), il governo nordcoreano getta benzina sul fuoco e coinvolge gli Stati Uniti, alleati di Seul: "Il Mare Occidentale (Mar Giallo, ndr) è diventato una polveriera dove persiste il rischio di confronti e scontri tra il Nord ed il Sud solo perché gli Usa hanno unilateralmente tracciato una linea illegale di demarcazione tra i due paesi", ha detto un alto responsabile militare nordcoreano riferendosi alla fine della Guerra di Corea (1950-1953). "Per questo gli Stati Uniti non possono sfuggire alla loro responsabilità nel recente scambio di colpi". Intento Seul minaccia. Le esercitazioni militari congiunte tra Corea del Sud e Usa, manderanno un "chiaro messaggio" a Pyongyang. E' quanto ha reso noto il ministero degli Esteri sudcoreano. "Nei colloqui telefonici con il segretario di Stato Hillary Clinton, abbiamo concordato che l'esercitazione sarà in grado di mandare un chiaro messaggio al Nord in relazione ai recenti episodi". Come anticipato dallo stesso presidente americano Barack Obama, le esercitazioni congiunte dovrebbe iniziare domenica. Preoccupazione tra i soggetti internazionali. I ministri degli Esteri di Stati Uniti e Giappone incontreranno quello della  Corea del Sud a dicembre a Washington. Il ministro della difesa sudcoreano, intanto, ha rassegnato le dimissioni. La Cina si è detta assolutamente "contraria ad ogni provocazione", lanciando un chiaro monito a Seul e Washington.

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