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In CdM varato il Piano per il Sud

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Ok a provvedimenti per 100 miliardi. Il premier: "Noi governo del fare, realizzati tre punti su cinque"

Andrea Tempestini
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Puntuale, annunciato dal premier Silvio Berlusconi negli ultimi giorni, è arrivato il via libera del Consiglio dei Ministri al Piano per il sud. L'intervento conterà su risorse per 80 miliardi di euro e punterà su infrastrutture, su politiche fiscali vantaggiose e sulla tanto discussa Banca del mezzogiorno. Il piano, secondo le prime indiscrezioni, dovrebbe trovare articolazione in un documento e due decreti, uno ministeriale e uno legislativo. Il prossimo martedì Poste e Bcc formalizzeranno a Unicredit l'offerta di acquisto sul Mediocredito Centrale per dare così vita alla Banca del mezzogiorno. Il governo del fare - "L'opposizione sa solo insultare, noi invece continuiamo a lavorare". Questo il commento a caldo di Silvio Berlusconi, che ha poi definito la sede del governo "Palazzo Letta", proprio per sottolineare il costante e prezioso impegno del sottosegretario alla presidenza del Consiglio. "E' una cosa indegna, abietta, criminale, antitaliana", ha proseguito il Cavaliere, " criticare infodamentamente ciò che è stato fatto da uomini dello Stato e dalla protezione civile". Il riferimento è alla "stampa di sinistra" per il modo in cui ha cercato di "distruggere l'operato del governo sul caso rifiuti e sulla ricostruzione in Abruzzo. Tutti quelli che hanno detto cose infondate si devono vergognare". Tre dei cinque punti -  Con il piano per il sud il governo ha realizzato tre dei cinquye punti sui quali ha ottenuto una "vasta maggioranza alla Camera". Così il premier, Silvio Berlusconi in conferenza stampa a Palazzo Chigi. Silvio ha poi ricordato che la riforma della giustizia andrà in Consiglio la prossima settimana e che sono già aperti quattro tavoli tecnici per la riforma tributaria. Quindi, ha sottolineato, "il governo ha in poco tempo realizzato tutto quanto garantito davanti al Parlamento".   Il piano per il Sud è "importante" e stanzia "cifre rilevanti". L'esecutivo, conclude Berlusconi, "penso faccia tutto ciò che umanamente si può fare per tenere unita l'Italia: il federalismo e il piano per il sud sono due facce della stessa medaglia". Bersani - Ovvia la replica del segretario del Partito Democratico. ""Se Berlusconi ha fatto i cinque punti può andarsene a casa contento e tranquillo", ha commentato Bersani a margine del seminario del Pd, all'abbazia di Spinetto. La banca del Mezzogiorno - L'istituto "opererà come istituzione finanziaria di secondo livello, attraverso una rete di banche sul territorio che diverranno socie e attraverso la rete degli sportelli di Poste Italiane". Lo  si legge nel piano per il Sud approvato venerdì 26 novembre. Il documento approva anche "la ricognizione degli interventi infrastrutturali da realizzare e riguardanti le strutture sanitarie e assistenziali, scolastiche e la rete stradale, autostradale e ferroviaria, la rete fognaria, la rete idrica, elettrica, di trasporto, di distribuzione del gas e le strutture portuali e aeroportuali". Italia paese duale - "Il nostro è un paese duale. Non vogliamo che diventi un paese diviso. Ci sarà una concentrazione delle risorse su alcuni grandi obiettivi di opere pubbliche, sostituendo gli attuali meccanismi di incentivo di trasferimento a pioggia con meccanismi di sostegno per il credito di imposta fiscale". Lo ha dichiarato il ministro dell'Economia Giulio Tremonti. Il plauso di Gasparri - "Con l'approvazione del piano per il Mezzogiorno il governo di centrodestra realizza un altro dei cinque punti del programma sul quale ha ottenuto ampia maggioranza in Parlamento" ha dichiarato con soddisfazione il presidente del gruppo Pdl al Senato, Maurizio Gasparri. Che ha proseguito: "Cambia il modo di affrontare le problematiche del Sud. Non più un vuoto elenco di interventi, ma la concentrazione di programmi e strategie su alcuni obiettivi prioritari in una logica che vuole realizzare su scala nazionale ciò di cui si discute a livello europeo. Per questo non poteva mancare nel piano il completamento delle reti e delle infrastrutture per lo sviluppo economico del Mezzogiorno, il potenziamento dei servizi pubblici locali, nuovi incentivi per l'investimento in imprese soprattutto grazie alla Banca del Mezzogiorno ed un'attenzione particolare ai temi della sicurezza e della legalità". Il Piano nazionale per il Sud, illustrato giovedì 25 novembre dal governo alle parti sociali, è "finalizzato a introdurre una discontinuità propositiva nell'azione pubblica", in coerenza con l'impianto del federalismo. La discontinuità si realiuzza "in un più forte e determinato impegno del governo nel suo insieme nell'attuazione delle politiche di sviluppo e coesione". La bozza del documento individua una serie di interventi. Secondo quanto si apprende, "deleghe specifiche per contrastare l'azione della criminalità organizzata nel Mezzogiorno" saranno affidate al ministro degli Interni Roberto Maroni e al ministro di Grazia e Giustizia Angelino Alfano. I due ministeri dovranno intervenire per "liberare il Sud e la sua economia" dalla pressione della criminalità, si afferma. Infrastrutture - Obiettivo prioritario è la realizzazione, entro il prossimo decennio, di un sistema ferroviario moderno. Perno di questa strategia è la realizzazione dell'Alta Capacità su tre linee: Napoli - Bari - Lecce - Taranto; Salerno - Reggio Calabria; Catania - Palermo. Con il completamento di queste tre tratte e la realizzazione del Ponte sullo Stretto il Sud potrà contare su un moderno sistema di collegamento verso il Nord Italia e il Centro e Nord Europa. Piccole e medie imprese -  L'obiettivo del Piano nazionale per il Sud è di attivare un sistema di incentivi che favorisca la crescita dimensionale delle imprese meridionali. Il riordino degli incentivi persegue i seguenti indirizzi generali: una drastica riduzione delle leggi di incentivazione vigenti; la semplificazione delle procedure attraverso l'utilizzo di modalità telematiche; la flessibilità nella definizione degli strumenti d'intervento; il raccordo con le Regioni; l'introduzione, in particolare per le piccole e medie imprese, di modalità semplificate di presentazione delle domande per l'accesso alle agevolazioni e di fruizione degli aiuti. La riforma riordina gli incentivi in tre categorie: gli incentivi automatici (con preferenza per l'utilizzo di strumenti di fruizione quali bonus fiscale voucher); bandi per il finanziamento di programmi organici e complessi; procedure negoziali per il finanziamento di grandi progetti d'investimento (oltre i 20 milioni di euro). Banda Larga - Il Piano prevede la realizzazione di un intervento per portare la banda larga a tutti i cittadini delle otto regioni del Sud e garantire l'accesso a banda ultralarga ad almeno il 50 per cento della popolazione residente nel Mezzogiorno intervenendo in tutti i 33 capoluoghi di provincia  delle 8 regioni meridionali. Scuola - Piano di razionalizzazione e ammodernamento dei plessi scolastici con particolare attenzione a quelli del I e del II ciclo. A tale piano si affiancherà il completamento dell'infrastrutturazione informatica dei laboratori didattici.  Ambiente - Immediato avvio del piano straordinario di azione per la riduzione del dissesto idrogeologico in tutto il Mezzogiorno. Per la prima volta lo strumento dell'accordo di programma consentirà in tale settore di unire e concentrare le risorse nazionali destinate (FAS nazionale e risorse del Ministero dell'Ambiente ) con quelle regionali (FAS regionale e fondi di bilancio autonomo delle Regioni) in modo da garantire un piano di interventi finalmente coordinato e condiviso da tutti gli attori istituzionali. Rifiuti -  La realizzazione di un corretto ciclo di gestione integrata dei rifiuti nelle Regioni del Mezzogiorno è indispensabile. Per questo il piano punta ad avviare un'azione mirata per incrementare la raccolta differenziata e per realizzare l'effettivo coordinamento delle amministrazioni locali responsabili della pianificazione e realizzazione degli interventi, al fine di consentire una rapida implementazione di un corretto ciclo industriale di gestione dei rifiuti. Il piano si propone di garantire l'immediato avvio della realizzazione degli impianti di depurazione anche attraverso l'implementazione dei modelli contrattuali di gestione nell'ottica di una redditività trasparente ed utile all'incremento degli investimenti.

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