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Montezemolo ne ha per tutti: "Vorrei una lista civica nazionale"

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Il Presidente della Ferrari: "Riformare la legge elettorale. Sinistra in agonia, da destra no alternative a Berlusconi"

domenico d'alessandro
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Ennesimo intervento di Luca Cordero di Montezemolo nella stretta attualità politica. Questa volta il Presidente della Ferrari, intervenendo al Centro di Formazione politica di Milano, ha affermato: "Sarebbe un forte fallimento per la maggioranza se si dovesse tornare alle elezioni dopo solo due anni. Io preferisco che si arrivi alla fine e che si faccia la riforma della legge elettorale. Forse - ha ipotizzato - ci dovrà essere un nuovo passaggio per non inserirsi nel teatrino della politica che nessuno più capisce". Secondo Montezemolo, dunque, la priorità al momento è scrivere una nuova legge elettorale, perchè il premio di maggioranza (attualmente previsto) è "assurdo, non esiste in nessun Paese democratico al mondo". Con questo sistema, ha sancito, è impossibile essere competitivo anche con un partito che ottiene il 20% dei voti. "Basta - ha dunque tuonato - con questo bipolarismo da derby di calcio dove uno è contro l'altro". SOLUZIONE PRONTA: "UN NUOVO GRANDE MOVIMENTO" - Il numero uno del Cavallino Rampante non s'è perso d'animo, anzi ha già la soluzione pronta: "L'unica possibilità sarebbe quella di avere un grande movimento che non attinga dal serbatoio della politica tradizionale di oggi. Occorre introdurre nuovi protagonisti da reclutare tra i giovani, nel mondo della scuola e delle professioni". Insomma, una lista civica nazionale. Montezemolo ha descritto come ci siano "aree tra il centrodestra e il centrosinistra che non si ritrovano in questa politica, perchè non rappresenta più la realtà". Ma tutto questo è inutile, ha concluso, perché "senza un cambiamento della legge elettorale è difficile cambiare la classe politica". CRITICHE A DESTRA E A SINISTRA - Montezemolo non si trattiene, e critica anche il centrosinistra. Secondo lui, infatti, "il centrodestra ha vinto le elezioni perchè c'era la peggior maggioranza che la Repubblica abbia avuto". Secondo l'industriale, "oggi il centrosinistra si è fatto un partito democratico più vicino ai Ds che ad un vero partito democratico. E' na opposizione che in questi due anni ha guardato dal buco della serratura. E' andato sui tetti, ma non ha espresso una cultura alternativa. Anche l'ultimo governo di centrosinistra - ha continuato Montezemolo - è stato in piedi per un pò, poi è entrato in agonia". Nel centrodestra, invece, non si è "offerto dal '94 un'alternativa a Berlusconi. Da vent'anni - ha aggiunto - abbiamo una trentina di persone che cambiano i nomi ai partiti come se fossero dei marchi, si spostano un pò, ma sono sempre gli stessi. È una situazione che non ha eguali in Europa e non riguarda solo Berlusconi, caso più unico che raro, ma i partiti in generale". ... E CRITICHE AI SINDACATI - "C'è, per la prima volta, tra i lavoratori la sensazione che le proposte degli imprenditori siano più interessanti di quelle di chi li rappresenta", ha insistito Montezemolo, criticando i sindacati.

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