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"L'Irlanda è in vendita", 50mila in piazza a Dublino contro i tagli draconiani

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Manifestazione nel centro della capitale contro il piano di austerità scritto del governo

Andrea Tempestini
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Decine di migliaia di irlandesi (50mila secondo la polizia, 150mila secondo gli organizzatori) hanno manifestato sabato nel centro di Dublino contro il piano di austerità messo a punto dal governo irlandese per ottenere l'aiuto finanziario dall'Unione Europea e da Fondo Monetario Internazionale, il cui annuncio sarebbe imminente. Sfidando il freddo e anche la neve caduta a sprazzi, i manifestanti hanno sfilato al suono delle cornamuse celtiche fino al GPO (General Post Office), luogo simbolico nel centro di Dublino dove fu letta nel 1916 la dichiarazione d'indipendenza del paese. La protesta, terminata intorno alle 16 (ora italiana) si è svolta pacificamente. Solo poco prima della fine un centinaio di persone, appartenenti al movimento anarchico "Workers Solidarity Movement", si sono raggruppati davanti al Parlamento irlandese e hanno lanciato alcune bottiglie di birra e delle palle di neve contro le forze di polizia. Le misure annunciate dal governo mercoledì scorso prevedono riduzioni di spesa pari a 15 miliardi di euro, vari aumenti di imposta da oggi al 2014, un taglio dei sussidi di disoccupazione degli assegni familiari e delle pensioni e la soppressione di circa 25.000 posti di lavoro nel settore pubblico. Intanto, secondo quanto ha affermato il ministro delle Comunicazioni irlandese Earmon Ryan, domenica Dublino potrebbe giungere a un accordo con il Fondo monetario internazionale e l'Unione Europea su un piano di aiuti da 85 miliardi di euro. Il ministro ha smentito anche la notizia secondo cui il prestito potrebbe essere accompagnato da un tasso d'interesse del 6,7%, molto più elevato rispetto a quello accordato alla Grecia nel maggio scorso. Domenica si terrà una teleconferenza tra i ministri delle Finanze dell'eurozona per discutere del piano di aiuti dell'Ue all'Irlanda. Lo hanno riferito fonti dell'Unione europea a Bruxelles che stanno seguendo il delicato dossier. In precedenza si era parlato di un faccia a faccia per domani a Bruxelles tra i sedici ministri della zona euro.

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