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Premier, cablo parlano di "salute disastrosa". Letta smentisce tutto

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Da Wikileaks attacco sulle condizioni di Berlusconi: "Troppi party, non si riposa abbastanza". Poi dubbi sui rapporti con Mosca

Andrea Tempestini
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Wikileaks, Julian Assange e i cablogrammi dei diplomatici Usa continuano a tenere banco. Sotto a chi tocca. E oggi, al centro del chiacchiericcio internazionale, ci è finito Silvio Berlusconi. Oltre ai dossier su presunti affari loschi tra Italia e Russia, i nuovi documenti riservati del sito puntano a colpire la vita privata del Presidente del Consiglio italiano, anzi - cosa ben peggiore - le sue condizioni di salute. "I risultati dei test medici su Silvio Berlusconi hanno rivelato un vero disastro. Siamo tutti preoccupati della sua salute", avrebbe riportato in maniera confidenziale un personaggio politico del Pdl, citato poi in un dispaccio dell'ambasciata Usa a Roma dell'ottobre 2009. Secondo alcune fonti citate dal Guardian e da El Pais, l'uomo vicino al centrodestra sarebbe Giampiero Cantoni, presidente della commissione Difesa del Senato. Questi, a colloquio con un funzionario dell'ambasciata, avrebbe ricordato che il Premier italiano è svenuto tre volte in pubblico negli ultimi anni, e "il fatto che faccia tanto tardi la notte, e l'inclinazione ai festini, implicano che non si riposa abbastanza". "Berlusconi sonnecchia" - Il file dell'ambasciata americana rivela anche un episodio personale: l'ambasciatore David Thorne chiama il Premier per fargli gli auguri dopo il suo insediamento e "Berlusconi per un po' sonnecchia". Thorne, quindi, citerebbe anche Gianni Letta secondo cui gli scandali degli ultimi tempi hanno lasciato Berlusconi "fisicamente e polticamente debole": l'ultrasettantenne notoriamente instancabile, dice l'uomo forse a lui più vicino, "non ha energie". Depressione dopo l'attentato del Duomo - Thorne, inoltre, racconta anche di una visita ad Arcore dopo l'attentato del Duomo del dicembre 2009. Secondo lo statunitense, il Cavaliere era "bendato e con abrasioni" ma pronto a mostrare un progetto di formazione dei prossimi leader italiani (in cui il presidente russo Vladimir Putin avrebbe dovuto tenere la prima lezione). Berlusconi si era detto fortunato poichè colpito solo di striscio, altrimenti la statuetta "mi avrebbe ucciso". L'attacco del Duomo, raccontò Letta a Thorne, causò al Presidente del Consiglio una forma di "depressione". La difesa di Letta - Arriva in una nota la difesa di Silvio Berlusconi da parte di Gianni Letta: "E' vero esattamente il contrario di quanto si legge sui siti che raccolgono le presunte rivelazioni di Wikileaks - afferma il sottosegretario - dove peraltro il mio nome non compare. Di fronte alle voci ed alle insinuazioni che volevano un Berlusconi depresso e senza energia, ho sempre smentito in ogni sede, pubblica e riservata, tale circostanza e affermato la pura verità. E cioè, che il Presidente del Consiglio era ed è in piena forma, con la vitalità che tutti gli riconoscono e ha sempre affrontato ogni situazione con l'abituale determinazione e la 'grintà di sempre". Italia-Russia - "Faccio soltanto gli interessi dell'Italia", così il Cav ha liquidato la polemica sui rapporti tra Belpaese e Russia per le forniture energetiche, rapporti di cui il New York Times (via Wikileaks) ha cercato di svelare dei particolari. Tra Roma e Mosca, e di certo non è stato Assange a svelarlo, il tema caldo è quello delle forniture energetiche, e un ruolo chiave nelle relazioni bilaterasli è giocato dall'Eni. Ronald Spogli, ex ambasciatore Usa a Roma, bolla quelle tra i leader di Italia e Russia come "relazioni personali". I due, insomma, stabiliscono una "linea diretta" che viene definita "non ideale dal punto di vista dell'amministrazione: più un danno che un beneficio". Parole pesanti. Nei cablo di Spogli, poi, si trova una conferma alle parole di ieri di Hillary Clinton: il rapporto tra Usa e Italia è "eccellente". Anche se, aggiunge l'ex ambasciatore, "gli sforzi di Berlusconi per riparare la relazione tra Russia e Occidente stanno minacciando la sua credibilità e diventando veramente irritanti". Gazprom-Eni - Poi si passa ad un altro segreto di Pulcinella, ovvero il misterioso uomo chiave di Berlusconi in Russia. Semplicemente uno dei suoi più stretti collaboratori, Valentino Valentini.  Tornando agli affari, nel gennaio del 2009 Spogli riferisce che, secondo quanto detto dall'ambasciatore georgiano a Roma, Putin avrebbe promesso a Berlusconi una percentuale dei profitti che provengono da ogni casdotto costruito dall'accoppiata Gazprom-Eni. Spogli aggiunge: "Riteniamo che il primo ministro Berlusconi garantisca a Paolo Scaroni (ad di Eni) maggior accesso - alle decisioni politiche - di quanto ne venga garantito al ministro degli Esteri". Caso Litvinenko  - "E' improbabile che l'allora presidente russo, Vladimir Putin, non sapesse dell'omicidio dell'ex spia russa Alexandr Litvinenko, avvelenato a Londra da una dose di polonio radioattivo nel dicembre 2006 dopo una lunga agonia". E' quanto trapelato su Wikileaks da una conversazione avuta a Parigi, quando l'evento era da poco accaduto, tra un alto dirigente del Dipartimento di stato Usa, Daniel Fried, con un consigliere diplomatico dell'allora presidente francese, Jacques Chirac. Un'accusa che Mosca ha sempre respinto. Alla domanda del diplomatico francese, Maurice Gourdalult- Montagne, se "elementi criminalì nei servizi segreti russi potessero aver compiuto l'omicidio senza la diretta approvazione di Putin", Fried rispose che "uno scenario in cui il Cremlino non fosse al corrente del complotto contro Litvinenko era alquanto inverosimile", data l'attenzione che Putin dedica ai dettagli". Il dirigente Usa, scrive il Guardian citando i cablo intercettati da Wikileaks, disse che i russi stavano "dimostrando una crescente fiducia in loro stessi tale da diventare arroganza". I COMMENTI Replica Frattini - "Il governo italiano ha mille volte detto quel era la sua opinione sui rapporti con Mosca, e l'abbiamo fatto in modo trasparente". Questo il primo commento del ministro degli Esteri, Franco Frattini. Gozi: "Premier riferisca in Aula" - "Il presidente del Consiglio deve rendere conto al parlamento e agli italiani di quanto riportato oggi dal sito Wikileaks". Lo dice Sandro Gozi, responsabile delle politiche Ue del Pd.   "Si tratta di documenti ufficiali del dipartimento di stato Usa- aggiunge- la cui attendibilità deve essere considerata totale fino a che non si dimostri il contrario. Nel caso specifico le parole del Presidente del Consiglio, che con involontaria ironia ha sostenuto 'lavoro per il mio paesè, sono quantomeno inopportune e inadeguate".    Per Gozi "è necessario sapere se Berlusconi, approfittando del suo ruolo istituzionale, ha tratto vantaggi economici personali nelle trattative per la fornitura di gas per il nostro paese nell'ambito dei rapporti Eni-Gazprom. Si tratterebbe di un fatto gravissimo che va contro gli interessi degli italiani ed impedisce l'emergere di una politica energetica europea in cui l'Italia potrebbe svolgere un ruolo centrale. Anche a fronte dei continui rincari subiti dalle bollette del gas delle famiglie italiane, credo sia necessario fare la massima chiarezza. Non vorremmo che alla fine siano state le famiglie italiane a pagare di tasca propria la mediazione del premier".

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