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Appalti: 23 arresti, tra indagati sindaco Peschici

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Le accuse: associazione a delinquere finalizzata alla turbativa d'asta, aggiotaggio, falso e corruzione

Cristina Dei Poli
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 Ventitrè persone, tra cui alcuni personaggi di spicco, sono state arrestate a Foggia e provincia. L'accusa, per tutti, è di falso ideologico, corruzione per atti contrari ai doveri di ufficio, turbativa degli incanti. Otto degli indagati rispondono anche di associazione finalizzata alla commissione di delitti contro la pubblica amministrazione. Tra questi figurano Domenico Vecera (nella foto), sindaco del Comune di Peschici, Michele Vecera, assessore ai Lavori pubblici ed Urbanistica, Giovanni Corso, consigliere comunale con delega Caccia, Agricoltura e Pesca, l'architetto Massimo D'Adduzio, responsabile del settore tecnico del Comune e gli imprenditori Francesco Del Buono, Rocco Caputo, Domenico Martella e Giovanni De Nittis. In manette è finito anche il comandante della Polizia municipale di Peschici e Carpino, Vincenzo Losito, accusato di corruzione per atto contrario ai doveri d'ufficio. L'episodio contestato è relativo all'esito della prova esame per il conseguimento dell'abilitazione all'esercizio venatorio. Il procuratore capo di Lucera Domenico Seccia e il sostituto Alessio Marangelli hanno spiegato nel corso di una conferenza stampa che molti degli appalti del Comune di Peschici sarebbero stati pilotati ricorrendo alla procedura d'urgenza e alla procedura negoziata. Così, ad aggiudicarsi i lavori pubblici erano sempre le stessi ditte.

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