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Al Qaeda rivendica l'incendio del Monte Carmelo

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Il rogo, in cui sono morte 40 persone, sarebbe opera dei "Leoni dei mujahidin in Palestina"

Andrea Tempestini
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L'incendio del monte Carmelo, su cui versavano sospetti di origine dolosa, sarebbe stato opera di Al Qaeda. E' stata la stessa organizzazione terroristica a rivendicare il rogo divampato in una foresta nei pressi di Haifa, a nord di Israele, nel quale hanno perso la vita oltre 40 persone, la maggior parte guardi penitenziarie. NUOVA SIGLA TERRORISTICA - I responsabili sarebbero riconducibili a una nuova sigla della rete terrorista. Con un messaggio pubblicato sui forum jihadisti in Internet, gli stessi usati da Osama Bin Laden per i celebri videomessaggi (e intercettato dall'agenzia Adn Kronos) il gruppo denominato "Leoni dei mujahidin in Palestina" sostiene di aver appiccato il fuoco agli alberi del monte israeliano, dando il via all'incendio tutt'ora in corso. IL MESSAGGIO - "I leoni dei mujahidin in Palestina hanno agito nella notte tra giovedì e venerdì scorso", si legge nel messaggio, "eseguendo una spedizione benedetta ed eroica unica nel suo genere all'interno del territorio del popolo usurpatore, sul monte Carmelo occupato, appiccando il fuoco tra i suoi alberi e provocando al morte di più di 40 persone e il ferimento di altre decine, come riconosciuto dallo stesso nemico". "RINGRAZIAMO IL VENTO" - Il gruppo terroristico ha inoltre ringraziato "il vento, che è stato uno dei soldati di Allah, per il suo aiuto, facendo espandere le fiamme fino a dove non avremmo mai pensato, tanto che il nemico non è stato in grado di domarlo e si è visto costretto a chiedere aiuto a forze straniere". Nel messaggio si ricorda infine che "questa spedizione benedetta fa parte della serie di spedizioni condotte contro l'occupante ebreo per vendicare il sangue dei musulmani uccisi, primo tra tutti Muhamman al-Namnam e i fratelli Islam e Muhammad Yasin ed altri salafiti jihadisti palestinesi. Il nemico sa che i figli del monoteismo non dormono e sono in grado di dare loro una lezione". Il riferimento è ai tre esponenti del gruppo jihadista palestinese 'Esercito dell'Islam', sigla legata alla rete di al-Qaeda nella Striscia di Gaza, uccisi nei giorni scorse settimane in due diversi raid aerei israeliani.

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