Assange tratta l'arresto con Scotland Yard

Andrea Tempestini

Julian Assange è braccato, la sua fuga, ammesso che di fuga si possa parlare, potrebbe essere agli sgoccioli. Il fondatore del sito che sta minando gli equilibri diplomatici mondiali, Wikileaks, secondo quanto si apprende nella mattinata di sabato starebbe trattando con Scotland yard per "pianificare il suo arresto". Le manette infatti potrebbero arrivare la prossima settimana, dietro un accordo con i suoi legali di cui, ovviamente, sarà impresa ardua conoscerne i contenuti. La notizia è trapelata da fonti della polizia del Regno Unito interpellate dal Times. LA SMENTITA - L'avvocato di Assange ha però smentito l'indiscrezione. "No, non è vero. E’ arrivato un mandato di arresto dieci giorni fa e l'ho rimandato indietro perchè era decisamente compilato male. Ne è arrivato poi un altro ieri (venerdì 3 dicembre, ndr) a me e ora ci vogliono dieci giorni. Se considererò che il mandato di arresto avrà un fondamento andremo in tribunale altrimenti denuncerò la Corte. Comunque non sono affatto preoccupato", così Mark Stephens, il legale di mister Wikileaks. NUOVO MANDATO D'ARRESTO - L'Agenzia britannica per il crimine organizzato (Soca) ha infatti ricevuto il nuovo mandato di arresto spiccato dalle autorità svedesi, in cui Assange è accusato di stupro, molestie sessuali e coercizione. L’agenzia avrebbe trasmesso il mandato di arresto a Scotland Yard, che è in contatto con i legali di Assange da oltre un mese e sa dove si trova il fondatore di Wikileaks. Nei giorni scorsi, il quotidiano Independent aveva precisato che Assange si era messo in contatto con le autorità britanniche al suo arrivo nel Paese, lo scorso ottobre. Secondo la stampa britannica, il fondatore di Wikileaks si troverebbe nel Sud-Est dell’Inghilterra.