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Ebond anti crisi, Tremonti e Juncker rilanciano l'idea

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Il ministro e il presidente dell'Eurogruppo tornano a parlare anche di Agenzia europea

Andrea Tempestini
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Per fermare la crisi servono gli Eurobond. E' la proposta lanciata dalle colonne del Financial Times fatta dal ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, e dal presidente dell'Eurogruppo, Jean-Claude Juncker (i due nella foto). BOND E AGENZIA CONTINENTALE- "L'Europa deve formulare una risposta forte e sistemica alla crisi", scrivono Tremonti e Juncker sottolineando che "ciò può essere ottenuto lanciando gli E-bonds o obbligazioni sovrane europee, emesse da un'Agenzia europea del debito che succeda all'attuale Efsf (il fondo europeo salva-Stati)". Secondo Tremonti e Juncker, "il consiglio europeo potrebbe quanto prima in questo mese avviare la creazione di tale agenzia, con il mandato di raggiungere gradualmente un ammontare di emissioni equivalente al 40% del Pil dell'Unione europea e di ciascuno Stato membro".   LA BCE TRANQUILLIZZA L'EUROPA - Anche dalla Bce arrivano parole tranquillizzanti. La solidarietà che c'è all'interno dell'Ue non deve essere sottovalutata, ha sottolineato Athanasios Orphanides, membro del Consiglio Direttivo della Bce, aggiungendo che l'istituto di Francoforte continuerà a giocare un ruolo di supporto agli Stati membri. La Bce "può contribuire a normalizzare le turbolenze in atto, nei limiti dei suoi poteri.  L'Istituto ha un ruolo importante di supporto nelle decisioni politiche. Interviene negli acquisti di bond al livello che ritiene necessario". Sulla Grecia, Orphanides ha detto che "ha mostrato determinazione nel rimettere in sesto le proprie finanze". Sempre oggi, infine, Moody's ha abbassato il rating dell'Ungheria da 'Baa1' a 'Baa3' per le "preoccupazioni sulla stabilità finanziaria di medio-lungo termine".

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