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Striscioni e sterco sotto casa della Gelmini

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Studenti contro riforma: "Violiamo la roccaforte del ministro". Ocse: la scuola italiana migliora. Incidenti a Roma: 12 arresti

Giulio Bucchi
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La contestazione alla riforma dell'Università arriva anche sotto casa del ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini, sempre all'insegno dell'inciviltà. La scorsa notte a Bergamo davanti all'abitazione del ministro, alcuni studenti hanno appeso uno striscione alla cancellata dell'edificio, scaricando dello sterco davanti al cancello. "La città di Bergamo ospita nella sua roccaforte alta il ministro più amato da tutti gli studenti d'Italia - hanno scritto i ragazzi in un comunicato -. Abbiamo violato questa roccaforte e scaricato davanti a casa Gelmini la 'naturalè reazione alla sua riforma". Intanto la Gelmini ha commentato il rapporto Ocse Pisa: "È un risultato che ci rende orgogliosi, l'Italia inverte finalmente il trend negativo che durava da dieci anni. Le classifiche internazionali mettono il nostro Paese tra quelli che hanno avuto tra i più significativi miglioramenti. In questi anni si è investito tanto e i risultati ci premiano. Saliamo di sei posizioni nelle classifiche europee per la comprensione della lingua italiana, di tre per la matematica e di una per le scienze. Sono risultati eccezionali che dimostrano come la scuola italiana sia migliorata e non peggiorata". Arresti - Sono stati 12 gli studenti fermati dalla polizia durante l'azione dimostrativa anti-privatizzazioni in via Minghetti sotto la sede della Fondazione Roma, nella Capitale. A quanto riferito dagli agenti, una cinquantina di studenti avrebbe tentato di entrare nella sede della fondazione ma un vigilante ha chiuso una porta a vetri che sarebbe stata forzata e rotta dai manifestanti.

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