L'iPhone unisce gli Stati Uniti (il tacchino) e l'Italia (la pastasciutta)

Andrea Tempestini

La tecnologia compie passi da giganti ogni giorno. Ma non sempre la direzione è quella del nobile progresso. Qualche volta anche la tecnologia è impegnata per curiose applicazioni che, se da una parte non servono assolutamente a nulla, dall’altra regalano un sorriso, almeno a chi ha il senso dell’umorismo. Ecco, questa è proprio una di quelle volte. Tutto ha inizio, come nelle migliori storie americane, con la grande festa del ringraziamento . Uno dei protagonisti, suo malgrado, è il tacchino, che costituisce la portata principale di ogni tavola americana che si rispetti. In media, nel solo giorno del ringraziamento, che cade il quarto giovedì di novembre, vengono serviti circa quaranta milioni di tacchini. In pratica è una strage di gallinacei che si consuma ogni anno. Dunque l’americano medio ci tiene molto a cucinare a regola d’arte questo tacchino, anche perché la tradizione vuole che ogni famiglia offra un po’ del suo tacchino ai vicini di casa e ai meno fortunati. Ecco allora che irrompe la tecnologia e, sostituendosi ai tradizionali ricettari, si trasforma in un perfetto assistente-cuoco, specialmente per la parte più delicata, quella della cottura del tacchino. Così il famosissimo blog di hi-tech ReadWriteWeb (http://www.readwriteweb.com/hack/2010/11/how-to-use-the-cloud-to-cook-t.php?utm_source=feedburner&utm_medium=feed&utm_campaign=Feed:+readwriteweb+(ReadWriteWeb)) ha lanciato un appello per fare anche del Giorno del Ringraziamento una giornata della tecnologia domestica. L’idea (https://www.cloudkick.com/blog/2010/nov/23/turkey_mania/) si basa sulla tecnologia del cloud-computing, ovvero l’uso di software online, anziché installato sul proprio computer. Così tutti gli utenti possono collegarsi allo stesso programma e condividere quest’esperienza di “tecno-culinaria”. Con un termometro collegato al forno e dotato di collegamento Usb per il computer, il software del cloud computing riceve le temperature e indica all’utente se vengono sfiorati i valori massimi – così il tacchino non brucia. C’è anche la possibilità che il software invii un sms d’allerta se l’utente non fosse davanti al suo pc. Ma non è l’unico caso. L’italiana CPL (http://www.cplweb.it/20101126761/blog-cpl/cpl-sviluppo/programmazione-app-iphone-e-ipad-in-inglese/menu-id-1018.html), ha appena sviluppato per iPhone un’applicazione gratuita chiamata “Easy Cooking Time”. Attraverso un’interfaccia grafica accattivante e realistica, Easy Cooking Timer calcole il tempo esatto di bollitura dell’acqua. Basta inserire i dati sulla temperature dall’acqua, sul fornello e sulla quantità di acqua in pentola. Easy Cooking invierà suoni e vibrazioni al momento esatto per buttare la pasta in acqua. Quando la pasta bolle imposta anche il tempo di cottura della pasta, il timer dell’applicazione suonerà per avvertire che il pranzo è pronto. Al suo debutto sull’App. Store, questa applicazione è già un successo. In realtà l’eco mediatica di questa specie di esperimento è stata molto superiore ai suoi effetti concreti. Più che la cottura perfetta, di un tacchino o della pasta, la sfida è riuscire a dimostrare che persino qualcosa di estremamente naturale e primitivo, “analogico”, può essere svolto in modo “digitale”. Peccato però che dalla semplicità e da un po’ di destrezza si sia passati, specialmente nel caso del tacchino, a procedure complicate e inesplorate. Viene da sorridere pensando alla tipica massaia italiana che estrae l’iPhone dalla tasca del suo grembiule per controllare la temperatura dell’acqua con cui cuocerà i tortellini appena impastati. Tacchino e pasta, due simboli della tavola sulle due sponde dell’Oceano Atlantico, così lontane, per odori e sapori, ma ora così vicine grazie all’hi-tech. di Gabriele Cazzulini