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Il vero eroe è il finanziere: rischia il linciaggio, non spara un colpo

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Il commento di Francesco Borgonovo sulla "foto scandalo" dell'appuntato con pistola in mano

Andrea Tempestini
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GUARDA FOTO E VIDEO DEGLI SCONTRI Un gandhiano con la pistola. Un eroe civile che brilla nella massa di incivili e violenti attorno a lui. L'hanno picchiavano selvaggiamente, lui aveva un'arma in pugno, ma non ha sparato.   La sequenza di immagini ha fatto il giro della rete, nel pomeriggio di ieri. Le foto bastano: c'è un finanziere, appuntato scelto dei Baschi verdi, un reparto che riceve un addestramento specifico per il mantenimento dell'ordine pubblico e che solitamente affianca la Polizia nei frangenti più delicati. VOLTI COPERTI - L'agente è in piedi e in un attimo viene ghermito da una folla di ragazzi con il volto coperto. Cappucci e passamontagna, jeans e giubbotti lo sovrastano e cominciano a massacrarlo di botte. Dalla calca spuntano spranghe e sampietrini, volano calci, gomitate e pugni. I manifestanti lo assaltano con la chiara intenzione di sfasciarlo di colpi. Il finanziere crolla sulle ginocchia. Qualcuno con una botta gli leva il casco. Poi, lo scatto che qualcuno è già pronto a utilizzare a dimostrazione della violenza delle forze dell'ordine. Il basco verde ha la pistola in pugno. Su internet, nei siti antagonisti, circolano già versioni complottistiche. Bellaciao.org teorizza: «Non dovrebbe mai accadere che in una manifestazione, per quanto problematica come quelle di oggi a Roma, un esponente delle forze dell'ordine giri con una pistola in mano tra i manifestanti. Poteva finire male». La ricostruzione delle Fiamme Gialle in proposito, però, è chiarissima. Al finanziere aggredito avevano già rubato guanti e casco, ha estratto la pistola per evitare un furto ulteriore. Se qualcuno dei manifestanti se ne fosse impadronito, chissà che poteva succedere. ASSALTO DEL BRANCO - L'agente - che visto il grado non dovrebbe avere più di quarant'anni - tiene l'arma sempre rivolta verso il basso, non la punta contro nessuno. Anzi appena può la copre con entrambe le mani, per non farsela portare via.   Mentre un branco bestiale di giovani muniti di casco e bastoni tenta di rompergli le ossa, il finanziere non perde la testa. Dicono che ieri Roma sembrava Genova durante il G8. Nessuno, però, ha premuto il grilletto. L'agente ha subìto i colpi - l'hanno poi trasportato in ospedale, al Fatebenefratelli,  in stato di choc,  fortunatamente senza ferite gravi - ma non ha nemmeno tentato di intimidire gli aggressori minacciando di sparare. Nessun  proiettile è partito. Gli è andata bene, all'appuntato scelto. Alcuni colleghi gli hanno salvato la pelle, trascinandolo a fatica fuori dal tritacarne. Nelle foto diffuse dalle agenzie si vedono anche persone in borghese che gli si avvicinano, nei fermi immagine sembrano quasi abbracciarlo. Secondo le Fiamme Gialle non si tratta di agenti, di quelli che vengono già indicati come “infiltrati” sul web, ma di personaggi ben visibili tra la folla turbolenta in altre immagini degli scontri. Al termine della guerriglia di strada sono stati arrestati 24 manifestanti. Ci auguriamo che guardino e riguardino le immagini di questo finanziere. Di un agente che non ha levato una mano contro di loro e intanto veniva linciato. Di un eroe che li ha difesi, prima di tutto da se stessi. di Francesco Borgonovo

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