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Otto con il Cav: "Con me tutti i moderati. Mercato? Mai"

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Premier: "Fini e Casini? Destinati al niente". Poi messaggio web: "Avanti con riforme. Calunnie da Repubblica e il Fatto"

Andrea Tempestini
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"Altre otto persone sono pronte a passare con me. Ho passato la notte a fare incontri". Così il premier Silvio Berlusconi, parlando al ricevimento dei giovani del Partito Popolare europeo.  "Abbiamo vinto per tre voti, però ieri notte ne ho recuperati altri otto", ha proseguito il Cavaliere. "Ho passato tutta la notte a incontrarli quando avrei preferito incontrare delle belle ragazze", ha chiosato con un sorriso e raccogliendo uno scrosciante applauso da parte delle platea dei giovani raccolti a Bruxelles. I nomi sui deputati pronti a tornare all'ovile del Pdl, Berlusconi li ha voluto lasciare "top secret". Ma dialogando con i giovani popolari il cavaliere si toglie qualche sassolino dalla scarpa e torna ad attaccare. Dopo essersi detto "sicuro di portare a termine la legislatura" "NESSUN CALCIOMERCATO" - Berlusconi, al termine dei lavori del Consiglio europeo, si é recato dai giovani del Ppe dove si è trattenuto per circa mezz'ora. Secondo chi era presente, per circa venti minuti ha affrontato i temi della politica e poi si è lasciato andare al racconto di alcune delle sue barzellette preferite. Intorno alle 14 il  Cavaliere ha preso la parola in un conferenza stampa, e ha seccamente allontanato le accuse di compravendite parlamentari: "Non c'è stato nessun calciomercato, né sono stati offerti posti di governo. Con i moderati ho fatto solo discorsi di buonsenso". UNIRE TUTTI I MODERATI - "Come ho detto nei miei interventi al Senato e alla Camera, intendo proseguire il cammino per riunificare i veri moderati in un unico grande movimento politico, ovviamente senza quei pasdaran che si schierano con Di Pietro e usano i toni, le calunnie e le false argomentazioni del Fatto quotidiano e di Repubblica". Così ha continuato il premier con un messaggio ai suoi sostenitori.   "Considero il consolidamento di una unica grande forza politica che sia la sezione italiana del Partito dei Popoli europei uno dei compiti fondamentali che devo assolvere nel mio impegno in politica". RILANCIO SULLE RIFORME -  Il Cavaliere torna poi a ribadire l'imortanza di procedere spediti col programma: "Possiamo e dobbiamo realizzare tre grandi obiettivi nei due anni che mancano alla fine della legislatura. Io, come al solito, mi impegnerò con dedizione e passione", ha affermato il premier nel messaggio pubblicato sul sito Forzasilvio.it.   "Oggi, come sedici anni fa", continua nell'intervento, "sento su di me il dovere di non deludere le attese e le speranze degli italiani, che qui in forzasilvio.it, nei gazebo e nelle numerose manifestazioni di queste ultime settimane mi hanno confermato il loro sostegno. Per loro e per tutti gli italiani lavorerò per completare queste grandi riforme, per consolidare e rafforzare la casa di tutti i moderati e per realizzare un nuovo assetto istituzionale. Questa", avverte,  "è la risposta che daremo a chi, inutilmente, ha cercato di sconfiggerci con una congiura di palazzo". "UNICO PREMIER VIRILE" - Il consenso del Cavaliere, insomma, sembra continuare a crescere. Il premier infatti non nasconde ai cronisti italiani la soddisfazione per l'accoglienza ricevuta dai capi di Stato. "Sembrava che fossi andato sulla Luna", ha spiegato Silvio con ironia. Poi il monito: "ho la maggioranza, ma se ci dovessero essere altri incidenti di percorso, il presidente del Consiglio è pronto ad andare alle elezioni dove è convinto di poter vincere alla grandissima". Ma il Cavaliere è un fiume in piena, e dopo aver snocciolato i dati sul consenso (al 56,4%) si definisce "unico boss virile", la ricomposizione del suo nome affibiatogli dalla società anagrammatica italiana.   STOCCATA A FINI&CASINI - Ai giovani del Ppe racconta di come ha speso la notte a fare i conti, per poi confermare: "La mia maggioranza sta riprendendo consistenza". Per il momento, però, i nomi dei nuovi arrivi rimangono "top secret". Anche a Bruxelles c'è il tempo per una stoccata a Fini, Casini e il loro Terzo Polo: "Se decidessero di allearsi con la sinistra sarebbero destinati al niente, ossia alla fine. Il leader dell'Udc è al 6%, lui e Fini sono disastrosi", aggiunge sottolineando come avrebbero fatto bene a rimanere nel centrodestra. Pronta è arrivata la non-replica di Casini: "Con il Cavaliere non polemizzo più. Ho fatto un fioretto per Natale". Il premier conclude  infine parlando del Consiglio europeo e soffermandosi sul tema degli eurobond. "Ne abbiamo parlato, è una idea che non può passare subito", spiega, "ma col tempo si può pensare al convincimento del Cancelliere tedesco, Angela Merkel. Io li comprerei subito, più che comprare titoli di un singolo paese perché è l'Europa che dà la garanzia". Sulle possibilità di dialogo con l'opposizione, Berlusconi ha poi affermato che "io sono sempre aperto a parlare con tutti, solo che con i sordi è inutile parlare, perchè non vogliono sentire, tutto qui".

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