Casini a Bossi: "Le poltrone non ci interessano"
Il leader Udc: "Si tenga pure i posti". E a Berlusconi: "Deve fare come Obama e cercare accordi con l'opposizione"
"I posti se li tenga tutti lui". Pierferdinando Casini risponde, piccato, alle parole di sabato di Umberto Bossi, che aveva detto no ad un ingresso dell'Udc nel governo. "Bossi stia tranquillo - ha detto il leader centrista e possibile terzopolista con Fini e Rutelli -, noi non siamo interessati ai posti né alle poltrone. Abbiamo dimostrato di poter fare politica senza nessun posto di potere". Dopo la polemica, Casini torna a chiedere accordi e larghe intese. "Basta litigi e basta risse. Questa guerra tra guelfi e ghibellini non ha portato niente di buono". Il leader Udc chiede di lavorare insieme sui problemi concreti del Paese. "Io vorrei un presidente del Consiglio che non cercasse scorciatoie ma guardasse in faccia la realtà, che si rapportasse a noi come Obama ha fatto con i repubblicani. I repubblicani hanno risposto 'presente', noi risponderemo 'presente'. Le scorciatoie non ci interessano". Il riferimento è al braccio di ferro parlamentare del 14 dicembre messo in atto da Berlusconi. Casini, invece, guarda al presidente americano Obama, che "non ha cercato di fare la compravendita dei parlamentari, non si è posto il problema di prendere tre senatori repubblicani, ha parlato con l'opposizione repubblicana e ha detto: 'siamo in difficoltà, lavoriamo insieme per questo Paese'. E così hanno fatto insieme la riforma fiscale".