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Il Cav ne ha per tutti: "Fini e Consulta, attenti"

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Premier: "Pronto a protestare ovunque, farò vergognare i pm"

Andrea Tempestini
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"A qualche giorno dal voto della mozione di sfiducia, quelle di Fini sono dichiarazioni che hanno dell'incredibile". Così Silvio Berlusconi durante la registrazione di Matrix in onda martedì 21 dicembre su Canale 5. Il premier, rispondendo alle domande del conduttore Alessio Vinci che chiedeva se secondo lui le frasi pronunciate in giornata da Fini fossero da ritenersi una marcia indietro da parte del presidente della Camera, ha bollato le ambigue esternazioni del leader della pattuglia futurista. "I TRANSFUGHI IRRESPONSABILI" - Il Cavaliere ha poi rincarato la dose. "E' stata una avventura sconsiderata e irresponsabile quella di chi ha privato la maggioranza del sostegno e si è messo con la sinistra, tutti contro uno per mandare a casa il Governo e il presidente Berlusconi". Ovvio il riferimento, ancora una volta, a Gianfranco Fini, che in mattinata aveva utilizzato toni più concilianti nei confronti di Berlusconi e per descrivere lo scenario politico. "Tutte le persone di buonsenso e certamente il presidente Napolitano non possono che augurarsi che non ci sia una crisi della maggioranza di governo, soprattutto in un momento come questo", ha quindi proseguito il Premier. "PAGATO IL DEBITO CON FINI" - Il presidente del Consiglio ha poi ricordato come "molti finiani il 29 settembre dissero che non avrebbero mai votato contro la maggioranza ed il Governo". Poi, invece, il 14 dicembre hanno votato la sfiducia. "Ma io", chiosa il premier, "ho parlato direttamente con alcuni di loro, e ritengono di aver pagato il debito di riconoscenza verso Fini. Ora ritengono di non poter tradire gli elettori perchè hanno la responsabilità di lealtà nei confronti degli elettori". CONSULTA, ATTENTA - Berlusconi ce l'ha anche con la Corte Costituzionale, che l'11 gennaio delibererà sulla costituzionalità del legittimo impedimento. Un'eventuale bocciatura da parte della Consulta sarebbe "indecente" e il premier promette manifestazioni di protesta in tutta Italia, per far "vergognare i pm". "Mi difenderò - annuncia il Cavaliere - in aula in tv e sui giornali". In caso di 'sconfitta', lascerà? "No. Lo farò solo quando me lo chiederanno gli italiani". "POSSIAMO ALLARGARE MAGGIORANZA" - Il pensiero del Cavaliere si è poi spostato sulla possibilità che l'instabilità politica porti il Paese a consultazioni anticipate. "Il rischio di elezioni anticipate non è scongiurato, perché noi riteniamo di poter allargare la maggioranza, ma ove non riuscissimo in questa iniziativa non ci sarebbe che da tornare dal popolo sovrano". Così il premier, che ha aggiunto: "Certamente non farebbero bene al Paese perché verrebbe fuori un governo meno decisivo e capace di governare. Spero poter continuare, stiamo lavorando per ampliare i numeri della maggioranza,  ma se questo non dovesse avvenire si andrebbe a votare". Un allargamento della maggioranza chiamerebbe in causa, in primis, l'Udc di Casini, la cui lontananza dal centrodestra è "innaturale". Vinci gli ha chiesto se si fida di Casini, Berlusconi ha risposto: "Lo spero... In politica è buona regola essere molto prudenti". Il leader centrista si è allontanato per via della sua "volontà di una sua leadership autonoma", ha detto il Cavaliere. E' auspicabile, comunque, che il terzo polo faccia "opposizione democratica di fronte a provvedimenti che considerano nell'interesse pubblico". IL PARTITO CAMBIA NOME - Berlusconi ha poi confermato di avere in mente un nuovo nome per il suo partito. Un nome formato da una sola parola, che verrà rivelato solo dopo essere stato depositato. "Da un lato è vero che l'acronimo Pdl non emoziona, non commuove. Ma non vogliamo e non possiamo tornare a Forza Italia - ha annunciato - perché è alle nostre spalle. Nel Pdl sono entrate sette formazioni e il nome è stato voluto dalla gente". Alessio Vinci gli chiede scherzando "Si chiamerà Silvio?" e il Cav risponde ammiccante "forse". Il Premier ha sottolineato: "Andremo avanti ma c'è pericolo che incombe: gli esponenti di Fli hanno detto che potrebbero avanzare volontà appropriazione. Può accadere che ci presentiamo alle elezioni e questi fanno ricorso e abbiamo visto come si sono comportati i giudici in Lazio o Piemonte", dunque a questo punto è probabile che venga cambiato il nome del partito. DISOCCUPAZIONE E CONTI PUBBLICI - Il premier snocciola quindi le sue opinioni sulle notizie più fresche, a partire dai dati Istat sulla disoccupazione che si attesta all'8,3 per cento.  "Non è vero", ha spiegato Silvio, che sia il dato più alto degli ultimi anni. Anzi, "c'è stato un miglioramento: una prima agenzia faceva presagire" il dato peggiore, "ma poi altre agenzie hanno corretto". Dopo l'appello di Napolitano al rigore sui conti pubblici, il Cavaliere risponde assicurando che "cercheremo di fare tutto il possibile e tutto ciò che può convivere con il contenimento dei conti pubblici", anche perché "l'Euoropa ci chiede di rientrare entro il 2013". IL CASO CALIPARI -  "Palazzo Chigi ha smentito in maniera assoluta. Oggi pomeriggio, poi, è arrivato anche la conferma della Procura che ha detto che il soldato americano che aveva sparato a Calipari è stato rinviato a giudizio per omicidio volontario. Non c'è stata nessuna pressione", ha spiegato Berlusconi, riferendosi alle indiscrezioni riportate da Wikileaks sulle presunte pressioni per insabbiare il caso Calipari. Evidentemente sono state confuse le loro richieste con il nostro atteggiamento". Così Silvio Berlusconi, durante la registrazione di Matrix, in merito alle rivelazioni di Wikileaks sull'omicidio dell'ex agente dei servizi segreti Calipari. STOCCATA A LA REPUBBLICA E SINISTRA - Il Cavaliere si è poi espresso sui corrispondenti esteri che scrivono del nostro Paese. Secondo Berlusconi, "si abbeverano dal quotidiano Repubblica e fanno parte del circo mediato della sinistra". E a proposito di sinistra, il Cav ha commentato sarcastico sui leader di opposizione: "Ci vogliono due mani per contarli, sono tutti capatti che si fanno la guerra tra di loro". "VITA DIFFICILE"E CRITICHE ALLA RAI - "Io vita facile? Non direi proprio. Se avessi vita facile non dovrei lavorare 18 ore al giorno, fare 20 telefonate, tanti incontri e poi subire tutte le calunnie e le menzogne che ogni giorno mi tirano addosso", ha continuato il premier. Infine Berlusconi è tornato anche a criticare le trasmissioni della Rai, in particolare di Raitre: "Mi sono preso un virus e sono stato a letto con 39 di febbre per un giorno e mezzo e ho avuto la malaugurata idea di guardare la televisione. Ho visto nell'ordine il Tg3, Ballarò, Parla con me e Linea notte... Poi sono andato in bagno, mi sono guardato allo specchio e mi sono sentito come un criminale".

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