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Cosenza, aperta inchiesta per morte neonato

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Malasanità, il piccolo non ce l'ha fatta dopo il cesareo. Secondo caso in pochi giorni

Cristina Dei Poli
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La Procura della Repubblica di Cosenza ha aperto un'inchiesta sulla morte d'un neonato avvenuta mercoledì 29 dicembre in una clinica privata di Cosenza, durante il parto cesareo. IL CASO - Il fatto è stato denunciato dai genitori alla polizia, che ha sequestrato le cartelle cliniche e altro materiale sanitario legati all'episodio svelato oggi dal quotidiano Gazzetta del Sud. Questo dramma in sala parto segue il decesso d'una bambina di appena 28 mesi, spirata nei giorni scorsi in casa dopo diversi ricoveri in ospedale. Nata prematura nel nosocomio di Cetraro da una diciottenne romena, era stata in cura per tre settimane nell'ospedale di Cosenza da cui era stata poi dimessa. Nei giorni successivi la mamma, secondo quanto ricostruito dalla Procura di Paola, che ha aperto un'inchiesta sul caso, per scrupolo l'aveva portata in ospedale per un ulteriore controllo, ma era stata mandata a casa e tranquillizzata. Poche ore dopo, invece, la piccola è spirata nella sua culla. Il procuratore paolano, Bruno Giordano, ha disposto l'autopsia notificando contestualmente avvisi di garanzia ad alcuni sanitari degli ospedali di Cosenza e Cetraro. LA COMMISSIONE CHIEDE UNA RELAZIONE - Il presidente della Commissione parlamentare d'inchiesta sugli errori sanitari e le cause dei disavanzi sanitari regionali, Leoluca Orlando, ha chiesto una relazione al presidente della Regione Calabria, con deleghe alla sanità, Giuseppe Scopelliti, in merito a quest'ultimo caso.  "Accertare la verità è un obbligo morale nei confronti della vittima e dei suoi familiari, ma anche nei confronti di tutti i cittadini che continuano ad affidarsi alla sanità pubblica".

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