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Bossi ribadisce: "Federalismo o voto a marzo"

Il leader della Lega: "Tremonti non farebbe mai sgarbo a Berlusconi". Procura di Roma ascolterà personale Ministero su cimici

domenico d'alessandro
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"Con questo sole direi di no": risponde così Umberto Bossi. La domanda è ormai sempre la stessa, da qualche mese a questa parte: si andra a votare a marzo oppure no? I giornalisti intercettano il leader della Lega Nord a Calalzo di Cadore, vicino Belluno, e si dice "ottimista" sul futuro del governo. "In certi giorni c'è il sole, in certi altri ce n'è di meno. La politica è fatta di persone - dice - e io comunque sono ottimista di natura". Bossi torna a parlare di federalismo, momento fondamentale per l'attuale Governo nonché "storico" desiderio del Carroccio. La riforma federalista è fondamentale, deve essere portata a termine se ci sono i numeri per governare. "Se non ci sono i numeri - ha poi spiegato - preferisco le elezioni" a questa situazione di incertezza. "CENA DEGLI OSSI" - Bossi si trova nel paesino del bellunese dove martedì sera si terrà la tradizionale "cena degli ossi" con Giulio Tremonti, Roberto Calderoli e Roberto Castelli. Ed è proprio il Ministro dell'Economia uno degli altri punti del suo improvvisato intervento: "Tremonti non farebbe mai uno scherzo, uno sgarbo a Berlusconi", dice riferendosi alle voci su una presunta "promozione" del titolare del Tesoro a Premier: "E' vero che mi piacerebbe? L'avete detto voi - dice ai cronisti - Il Premier è Berlusconi. Dovete chiedere a Tremonti, ma lui non farebbe mai uno sgarbo a Belusconi". Il Senatùr, infine, esclude una partecipazione del Cavaliere alla cena: "Ci vedremo solo con Tremonti. Basta e avanza", scherza. CIMICI CONTRO IL MINISTRO - Fa ancora discutere, inoltre, il ritrovamento di cimici nell'abitazione e nell'ufficio del Ministro delle Riforme Bossi. Si è saputo che la Procura di Roma ascolterà nei prossimi giorni alcuni dipendenti del Ministero. Il procuratore di Roma Giovanni Ferrara ha affidato il fascicolo sulla vicenda ai sostituti Eugenio Albamonte e Giancarlo Amato. Verranno dunque ascoltati il personale del Gabinetto e la segretaria personale del Ministro, oltre agli operai della ditta privata che è stata chiamata a bonificare i locali: a questi gli inquirenti chiederanno se le cimici sono state distrutte dopo i controlli oppure se sono state solo rimosse.

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