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Fiat, il 14 gennaio il referendum su Mirafiori

Primi a votare, i turnisti della notte di giovedì 13. I sindacati si aspettano l'80% di sì. Fiom: "Voto della paura"

Andrea Tempestini
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Un ulteriore snodo cruciale per il gruppo Fiat sarà il 14 gennaio. Il voto definitivo su Mirafiori, dal quale dipende il futuro degli investimenti promessi dall'ad del Lingotto, Sergio Marchionne, è stato fissato ufficialmente. LE MODALITA' - I primi a votare sull'accordo raggiunto il 23 dicembre (e non firmato dalle tute blu della Fiom) saranno i lavoratori del turno di notte di giovedì 13 (che comincia alle 22 e si chiude alle 6.00 di venerdì). Poi voteranno i lavoratori del primo (dalle 6.00 alle 14.00) e del secondo (dalle 14.00 alle 22.00) di venerdì. Con tutta probabilità le urne si chiuderanno comunque prima delle 22.00 di venerdì e i risultati dovrebbero arrivare già in tarda serata. Nello stabilimento di Mirafiori sono occupate circa 5.000 persone e in quella settimana dovrebbero essere tutte al lavoro (non è prevista cassa integrazione). SINDACATI: "SI' ALL'80%" - I sindacati firmatari dell'accordo per Mirafiori si attendono una partecipazione al voto di circa il 95% delle tute blu, con una percentuale di adesioni pari all'80 per cento: è la previsione che Fim, Uilm, Fismic, Ugl e Associazione Capi e Quadri hanno formulato oggi durante una conferenza stampa a Torino. La domanda che i lavoratori troveranno sulle schede elettorali deve ancora essere decisa (l'argomento sarà oggetto di ulteriori verifiche tra le organizzazioni), ma è probabile che la formula sarà semplice e che sia del tipo "Sei favorevole all'accordo firmato per lo stabilimento di Mirafiori?". FIOM, "REFERENDUM DELLA PAURA" - "E' il referendum della paura". Lo ha detto Giorgio Airaudo, responsabile del settore auto della Fiom, a proposito del referendum sull'accordo di Mirafiori. "La Fiat ha chiaramente premuto per anticipare il referendum", ha aggiunto Airaudo nel corso di una conferenza stampa, "dispiace che i sindacati che hanno firmato l'accordo abbiano ceduto a questa pressione. Non verranno fatte le assemblee per informare i lavoratori ed il referendum sarà tra il 13 e il 14, come se si avesse fretta". Secondo Airaudo, "è grave perché si vuol far votare i lavoratori non informandoli, ma solo sulla loro paura. Si vuole un referendum della paura, che trovo illegittimo, perchè, al di là degli annunci propagandistici, io non credo alla chiusura di Mirafiori". La conferma alla data data del referendum è arrivata anche da Rocco Palombella, il segretario generale della Uil, che ha spiegato all'agenzia Agi che la votazione si terrà nell'arco di 24 ore tra il 13 e il 14 gennaio prossimo.

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