La Lega difende Malpensa
"Bossi incontrerà Berlusconi"
La Lega va alla guerra su Malpensa. Si è riunita oggi pomeriggio, a Milano, le Segreteria politica della Lega Nord, presieduta dal suo leader Umberto Bossi. Un incontro per salvare lo scalo del Nord Italia e renderlo un hub internazionale in vista del lancio della nuova Alitalia. Lasciando a terra i francesi di Air France e siglando un patto con la tedesca Lufthansa. “La Lega – si legge in una nota diffusa al termine della riunione – ritiene che il partner ideale per Cai debba essere Lufthansa, unica compagnia in grado di garantire occupazione, servizi di livelli internazionale e i 2 hub di Milano Malpensa e Roma Fiumicino”. Avvertimento poi al governo: “In caso di decisione industriali diverse da parte di Cai, il governo non potrà che liberalizzare i diritti di traffico aereo con effetto immediato, garantendo così l'effettiva concorrenza su tutte le tratte ivi compresa quella Milano – Roma”. I lumbard sono decisi a non mollare in questo particolare braccio di ferro per il partner internazionale della compagnia di bandiera italiana, anche sul fronte occupazione: “Il governo dovrà inoltre garantire ai lavoratori coinvolti il medesimo trattamento e gli stessi ammortizzatori già previsti per i dipendenti Alitalia”. Per questo motivo è stato fissato un incontro tra Bossi e il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, nella giornata di mercoledì. Penati tende la mano ai lumbard - Intanto una mano testa ai verdi è arrivata dal presidente della Provincia di Milano, Filippo Penati: “Faccio un appello alla Lega che aveva fatto di Malpensa un grande cavallo di battaglia durante la campagna elettorale: se l'obiettivo è la liberalizzazione di diritti di volo, si potrà fare una battaglia comune e su questo credo che sarà d'accordo anche il Pd lombardo”. Un appello rivolto anche al sindaco di Milano, Letizia Moratti, e al presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni: “Bisogna sottoscrivere una piattaforma rivendicativa per la liberalizzazione dei diritti di volo su Malpensa”, ha ribadito Penati. “Qualche mese fa – ha continuato riferendosi a Moratti e Formigoni – eravamo tutti d'accordo sulla necessità di separare i destini di Alitalia da quelli di Malpensa. Se anche loro sono rimasti di quell'idea, occorre aprire formalmente ua vertenza con il Governo”.