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Cassano si presenta al Milan: "La mia ultima occasione. Qui è tutto perfetto"

Fantantonio: "Cos'è successo con Garrone? Lo scriverò in un libro, ma fra 10 anni". Galliani: "Ora voglio il primo gol"

Andrea Tempestini
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In campo con la maglia rossonera ci è già sceso due volte, e in entrambe le partite ha dato un prezioso, preziosissimo contributo: l'assist al baby Rodney Strasser che è valso tre punti in casa del Cagliari e la palla per Ibrahimovic con cui il Milan ha siglato l'improbabile quattro a quattro contro l'Udinese. Si parla di Antonio Cassano, il fenomeno di Bari vecchia che - ufficialemente - al Milan è stato presentato soltanto oggi, venerdì 14 gennaio. Il motivo del ritardo? Voleva aspettare che Adriano Galliani tornasse dalla sua tourneé brasiliana. E per far passare il tempo più in fretta, spiega, "in questi giorni mi sono allenato come un cane". "LA MIA ULTIMA OCCASIONE" - Cassano sa di aver sbagliato tanto nella sua carriera. Le sue avventure con la Roma, con il Real Madrid e poi con la Sampdoria si sono chiuse in maniera rocambolesca. Con uno strappo, con un litigio, con tanta panchina e molta tribuna. Bizze e colpi di testa che ad Antonio sono costate anche tante, troppe presenze con la maglia della nazionale. "E' la mia ultima occasione? Penso di sì, ma non tradirò", ha esordito Cassano alla sua presentazione. "Divento padre, è una responsabilità molto grande", ha continuato Fantantonio. "Qui è tutto perfetto per non sbagliare. Sono sicuro al 100 per cento che non sbaglierò, non posso tradire la gente che crede in me". La dirigenza milanista incrocia le dita. E su Garrone, il presidente della Sampdoria, il signor Cassano non ha nulla da dire? "Ora sono un giocatore del Milan", si chiude a riccio il talento di Bari Vecchia. "Non parlo del passato, ho già ringraziato i tifosi blucerchiati. Un giorno farò un libro e dirò quello che è successo. Ma fra dieci anni". "RINGRAZIO IL PRESIDENTE" - Antonio ha poi parlato ancora dei tanti errori commessi in passato. "Adesso devo cambiare", il buon proposito. "O cambio, o cambio. Io voglio vincere, fare le cose com'è giusto che sia. Qui le multe sono salate", ha scherzato. Cassano ha dunque ringraziato il presidente del Milan, Silvio Berlusconi, "cha ha dato l'ok per il mio acquisto". Parole dolci anche per l'ad rossonero, Adriano Galliani, "che in un momento difficile ha puntato molto su di me e mi è stato vicino. Spero con tutto il cuore di fare tutto il possibile per far felici Galliani, Berlusconi e i tifosi. Giocare con questi giocatori qua, che sono dei fenomeni, mi renderà la vita più facile". GALLIANI: "PARTENZA DINHO NON C'ENTRA -  Un sorridente Galliani ha spiegato che "per me, personalmente, e per il Milan è un motivo di grande soddisfazione averlo qui. Ha fatto tre assist in 45 minuti, va bene, ma ora mi aspetto il primo gol". Ovviamente sulla conferenza stampa aleggiava il fantasma della partenza di Ronaldinho. "Cassano è stato anche pensato prevedendo che c'era la possibilità che sarebbe partito Ronaldinho", ha spiegato Galliani, "e, tenuto conto del talento di Ronaldinho, nella mia testa ho pensato che è l'unico che poteva non farlo rimpiangere". Cassano, che come conferma Galliani ha avuto il "totale e assoluto gradimento" dello spogliatoio rossonero e in particolare dei senatori, era stato vicinissimo al Milan "nell'estate del 2006. Era al Real, aveva giocato poco, eravamo vicinissimi ma poi arrivò Capello a Madrid e rimase lì. L'arrivo di Cassano non c'entra niente con la partenza di Ronaldinho", taglia corto l'ad: "Mi sarebbe piaciuto tenerli entrambi, ma Dinho ha preferito tornare in Brasile".

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