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Silvio attacca le toghe: "Pm mi perseguitano"

Caso Ruby, Berlusconi indagato: "I giudici di sinistra tentano di sovvertire democrazia, accuse ridicole / AUDIO / L'INCHIESTA

domenico d'alessandro
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Il premier Silvio Berlusconi, dopo gli sviluppi sul caso Ruby, ha deciso di anticipare a venerdì sera un videomessaggio (previsto per la mattinata di sabato) sul sito dei Promotori della libertà. Leggi le accuse della Procura di Milano a Berlusconi "MAGISTRATI VOGLIONO SOVVERTIRE ORDINE DEMOCRATICO" - "Se volessi prendere sul serio un'iniziativa che seria in realtà non è - afferma - direi che si è superato ogni limite e che alcuni magistrati che non potrebbero neppure indagare per ragioni di competenza funzionale e territoriale stanno tentando di sovvertire le regole fondamentali della democrazia. Ad alcune persone è bastato venire una volta a cena a casa mia, la casa del Presidente del Consiglio per avere il proprio cellulare controllato e i propri spostamenti controllati per alcuni mesi, prima ancora che fosse iniziata ufficialmente l'indagine preliminare nei miei confronti". "DA CONSULTA MESSAGGIO DI AUGURI PER 2011" - "Mi aspettavo francamente che dopo la sentenza della Corte Costituzionale, per ricominciare, attendessero almeno una settimana. Invece i pm di Milano non hanno resistito e la sera stessa mi hanno mandato il loro biglietto di auguri per il nuovo anno e per l'occasione si sono inventati il reato di 'cena privata a casa del Presidente'. Ho dedotto che sono invidiosi e che mi fanno i dispetti per non essere stati invitati anche loro. Però ci sono delle persone contente, sono i miei avvocati. Sono sicuri che con me non gli mancherà mai il lavoro". Ascolta l'intero messaggio del premier, Silvio Berlusconi "NON VEDO L'ORA DI DIFENDERMI IN TRIBUNALE" - "La sentenza della Corte Costituzionale sul legittimo impedimento è stata usata ancora una volta dai nostri avversari per attaccarci in modo scomposto. In realtà è una sentenza che nonostante molti aspetti discutibili, conferma la validità dell'impianto della legge, pur rendendone più difficile l'applicazione. Ma soprattutto non mi preoccupa perchè nulla ho da temere da processi francamente assurdi nel merito. Così assurdi da essere incredibile il fatto che molti magistrati abbiamo dedicato e dedichino tanto tempo e tante risorse a vicende francamente ridicole. Io non vedo l'ora di difendermi in tribunale da accuse tanto assurde. Ma non credo, e per questo la nostra maggioranza aveva voluto quella legge, non credo che serva al paese una continua guerra fra la politica e una parte della magistratura. Credo che occorra invece un lavoro serio, un lavoro in un clima più sereno, per far ripartire l'Italia, e per portare a termine le riforme e credo anche che io, quale Presidente del Consiglio che non dovrei perdere tanto tempo per vicende così assurde". "SONO UN PERSEGUITATO POLITICO" - "E' in atto una evidente persecuzione politica da parte dei magistrati di sinistra sostenuti dalla sinistra politica, una persecuzione che si è articolata su 105 indagini e in 28 processi, il record assoluto credo di tutta la storia dell'uomo in qualunque paese del mondo. Questi processi hanno impegnato i miei difensori in 2.560 udienze, con più di 1.000 magistrati intervenuti con un costo, per me, di oltre 300 milioni di euro in avvocati e consulenti e credo con un costo di pari importo per lo Stato e quindi per i contribuenti. E soprattutto per nessuno di questi errori giudiziari i magistrati che mi hanno infangato hanno pagato dazio. I 28 processi hanno dato luogo a: 10 assoluzioni, 13 archiviazioni e sono 5 i processi ancora in corso. Nessuno di questi processi è collegato alla mia attività di governo come Presidente del Consiglio. Mi pare che ogni commento sia superfluo. Sono gli stessi numeri a denunciare la persecuzione politico-giudiziaria a cui sono stato e sono sottoposto con l'evidente finalità di farmi fuori, essendo io considerato, da parte della sinistra e dei suoi giudici, un ostacolo insuperabile e quindi da eliminare con ogni mezzo per il raggiungimento del potere". "VELENO E FANGO CONTRO DI ME" - "Come al solito domani tutto finirà sui giornali che grideranno allo scandalo seminando veleno e fango nei miei confronti con una intromissione nella mia vita privata che non ha precedenti nella storia del nostro Paese e che dimostra la necessità di intervenire con urgenza per evitare che certi magistrati possano impunemente violare la privacy dei cittadini comprimendo la loro libertà. Poi, come al solito anche questa vicenda finirà nel nulla perchè nel nulla si basa ma intanto il Presidente del Consiglio e l'Italia saranno stati infangati senza che nessuno poi paghi alcunchè. Ogni giorno in tanti a provare a metterci i bastoni fra le ruote, con attacchi e aggressioni quotidiane che si aggiungono alle manovre parlamentari e alle congiure di palazzo che come sapete abbiamo dovuto sventare". "ALLARGHEREMO MAGGIORANZA" - Sullo scenario politico, poi, ha affermato: "Abbiamo il dovere di continuare a governare, forti del nostro consenso che in Parlamento va crescendo, e rimane elevatissimo nel Paese. Abbiamo accolto dunque con favore la disponibilità di molti deputati a senatori ad appoggiare la maggioranza in nome della responsabilità nazionale. Avevamo indicato la fine di gennaio - spiega il premier - per verificare se il governo può contare su una buona maggioranza, ma sono certo che anche prima avremo i numeri sicuri per andare avanti a completare il programma di riforme e quindi la legislatura. La nostra maggioranza - assicura Berlusconi - è sempre forte, ripeto, è forte nei numeri, è forte di un consenso popolare che non è mai venuto meno, è forte di un alleato affidabile come la Lega e dei due nuovi 'gruppi di responsabilità nazionale' che si stanno formando in Parlamento, alla Camera e al Senato. Un gruppo di deputati e senatori moderati che, pur provenienti da varie sigle politiche, si sono resi conto che il tentativo del 14 dicembre di rovesciare il governo era un atto di assoluta irresponsabilità e un'autentica follia in un momento di crisi economica mondiale. Questi nuovi 'gruppi di responsabilità nazionale' costituiranno la terza gamba della maggioranza insieme al Popolo della Libertà e alla Lega e consentiranno al governo di procedere speditamente nella realizzazione del programma. Il Governo completerà dunque il suo programma e completerà la legislatura, io ne sono assolutamente convinto". "CASO FIAT, UNO SPARTIACQUE" - "La vicenda Fiat è uno spartiacque, fra quanti, nelle imprese e nel sindacato, vogliono la modernità, e quanti si illudono di poter strumentalizzare i lavoratori per tornare al passato. Come sempre il principale partito della opposizione è diviso, non ha una linea, non ha il coraggio si sposare la strada della modernità". Berlusconi, prima di pubblicare il messaggio, ha incontrato a Palazzo Grazioli alcuni stretti collaboratori, tra cui il ministro degli Esteri Franco Frattini.

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