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Bankitalia: "Pil e occupazione, crescita fiacca"

L'ultimo bollettino di via nazionale rivede le stime inserite dal ministro Tremonti nel documento di finanza pubblica

Andrea Tempestini
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La crisi non è finita. Parola di Bankitalia, che prevede una crescita del pil pari allo 0,9% nel corso del 2011 e dell'1,1% l'anno successivo, definendo lo sviluppo dell'economia "fiacco" e non in grado di sostenere una decisa crescita dell'occupazione. BOLLETTINO ECONOMICO - I dati sono riportati nell'ultimo bollettino economico trimestrale dell'istituto presieduto da Mario Draghi, in cui gli economisti della banca pongono l'accento anche sull'urgenza di rimuovere gli ostacoli definiti "strutturali" che impediscono all'Italia un pieno inserimento nella ripresa globale. GLI SCOSTAMENTI - Nel bollettino di via Nazionale si legge che l'economia del Belpaese dovrebbe essere cresciuta dell'1% lo scorso anno, contro una stima del governo superiore di 0,2 punti percentuali. Per il 2011, il ritmo di incremento deovrebbe assestarsi allo 0,9% (il governo stima invece l'1,3%). Ma secondo Bankitalia lo scostamento più significativo rispetto alle stime dell'esecutivo riguarda il 2012: all'incremento del 2% previsto nell'ultimo documento di finanza pubblica dal ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, la banca centrale contrappone una previsione di crescita del pil pari all'1,1 per cento.

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