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L'uomo del futuro? E' uscito da Milano Moda

I buyers internazionali promuovono ancora la capitale del pret à porter maschile

Giulio Bucchi
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Milano parla di moda. Proprio in questi giorni infatti la kermesse dedicata alla moda uomo ha tenuto banco nella capitale lombarda, lanciando le ultime tendenze in fatto di menswear prima di passare il testimone alla moda  femminile.  E proprio dalle esperienze precedenti nel corso delle fashion week dedicate alla moda donna il menwear si è lasciato ispirare a partire dalla location che per la prima volta ha ospitato la manifestazione. Il quartier generale della kermesse è stato per quest'edizione Palazzo Giureconsulti, dove ha preso vita il Fashion Hub, raccoglitore di eventi e manifestazioni per la quattro giorni a tutta moda. In numeri la manifestazione è stata sicuramente significativa con ben 87 collezioni presentate, capeggiate da quella di Corneliani che è stato il primo dei 36 marchi a sfilare davanti ai 10.000 operatori del settore  agli 800 giornalisti accreditati per quest'edizione della manifestazione dedicata al pret à porter maschile. NON SOLO SFILATE - Oltre alle sfilate sono state diverse le manifestazioni culturali in programma - dalla mostra "Men in Italy" a quella di Borsalino - che si sono alternate a presentazioni aperte (33 programmate da 32 marchi) e da fissare su appuntamento.  Il pret-à-porter maschile ha dato ancora una volta prova dell'eccellenza del made in Italy in fatto di moda, raccontando le tendenze per l'autunno-inverno 2011/2012. Per Dsquared² il prossimo inverno saranno di moda i pionieri, la stilista più irriverente, Vivienne Westwood, sceglie lo stile da giovane intellettuale e lo corona con rossetto rosso mentre Scervino propone un uomo contemporaneo sulla sua passerella. Si sono visti gauchos da Iceberg, moderni dandy da Gucci, rugbisti in divisa da Moschino (la maison ha appena realizzato i completi sportivi per la squadra milanese degli Aironi), uomini col colbacco da Zegna, ma il re della stagione è senza dubbio il cappotto da sfoggiare impreziosito di pelliccia, capo fino ad oggi rigorosamente femminile, che sulle passerelle milanesi si è visto spesso e volentieri. FERRE' NON C'E' - Non è mancato neanche qualche imprevisto durante la kermesse. Proprio quando la manifestazione era ai blocchi di partenza Gianfranco Ferré ha fatto sapere che non avrebbe sfilato. La storica griffe dello stilista-architetto infatti ha rinunciato all'ultimo momento a far sfilare la sua collezione. Con una nebbia così fitta sul suo futuro - sono in atto trattative sulla vendita del marchio al fondo Prodos Capital Management -, infatti, la maison italiana ha preferito abbandonare  il suo posto nel calendario (la sfilata era prevista per il 16 gennaio alle 11.30) e raccontare le ultime novità stilistiche che portano in primo piano un'eleganza tipicamente british in una più discreta presentazione in atelier. Comunque sia, la manifestazione chiude in positivo. "La prima edizione delle sfilate maschili con sede nel cuore della città, a Palazzo Giureconsulti, come avevamo già sperimentato per la donna in settembre, si è conclusa con successo", ha infatti commentato Mario Boselli, presidente delle Camera Nazionale della Moda, che si è detto soddisfatto anche per la presenza di buyers nazionali ma soprattutto internazionali, segnale questo che dovrebbe far ben sperare per una ripresa dell'export dei nostri prodotti. di Donatella Perrone

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