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Roma, i funerali di Luca Sanna: "Eroe quotidiano"

A Santa Maria degli Angeli le esequie del militare ucciso a Bala Murghab. Sabato la cerimonia privata in Sardegna

Giulio Bucchi
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Si sono conclusi nella basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri i funerali del caporalmaggiore Luca Sanna, ucciso martedì in Afghanistan a Bala Murghab, in un agguato dei ribelli. Dolore e commozione tra i familiari e gli amici del militare. Ad accompagnare il feretro all'uscita della chiesa, la moglie Daniela, i genitori e i fratelli. Durante l'omelia, l'arcivescovo ordinario militare per l'Italia, Vincenzo Pelvi, ha ha parlato di Luca come "una presenza amica" in Afghanistan, "desiderosa di favorire uno scambio di doni tra persone semplici" e che "faceva del bene". Monsignor Pelvi ha poi sottolineato: "Nessuno dei nostri militari vuole fare l'eroe. Tutti vogliono tornare a casa dalle loro famiglie e dai loro amici. Ma tutti non esitano a porre a rischio il proprio futuro, sapendo che possono dare la vita o rimanere segnati. Questo è vero eroismo quotidiano della famiglia militare". Quindi la salma è stata trasportata in Sardegna. L'aereo è atterrato alle 16 nell'aeroporto militare di Cagliari-Elmas: il feretro verrà poi trasferito al paese d'origine di Sanna, Samugheo (Oristano), dove sabato pomeriggio verranno celebrati i funerali in forma privata. L'ALTRO FERITO - Rimangono gravi intanto le condizioni del 21enne Luca Barisonzi, l'altro soldato italiano ferito nell'attentato di Bala Murghab. L'alpino ha riportato il blocco degli arti ed è stato trasferito la scorsa notte all'ospedale di Ramstein in Germania. "La prognosi rimane riservata - ha riferito in Aula al Senato il ministro della Difesa Ignazio La Russa. Si discute purtroppo sulla possibilità di fare un intervento (particolarmente delicato, ndr), essendo il militare stato colpito ad una vertebra cervicale". Il ministro ha poi ribadito che la morte di Sanna a Bala Murghab non fu dovuta a "fuoco amico, ma ad un proditorio attacco dei ribelli infiltrati. LA RUSSA IN SENATO - Il ministro della Difesa davanti ai senatori ha quindi aggiunto: "Ci auguriamo che Luca Sanna sia l'ultimo militare italiano morto in Afghanistan e che nel 2011 non ci siano altri episodi luttuosi".  "Questi ragazzi - ha proseguito La Russa - sono la parte migliore della gioventù italiana". Intanto in mattinata il generale David Petraeus, comandante della missione Isaf, ha visitato il contingente italiano di Herat per far sentire che, come ha riportato La Russa, "l'azione del nostro governo produce un plus di attenzione che in casi come questo è positivo anche per il morale dei nostri soldati".

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