Cicchitto: Sinistra, contro Silvio pulsione omicida

Andrea Tempestini

L'intervista di Maurizio Belpietro a Fabrizio Cicchitto, capogruppo alla Camera del Pdl. Il colloquio è andato in onda nella trasmissione Mattino 5  di mercoledì 26 gennaio. Che succederà allora? Ce la farà Bondi a superare la mozione? Io mi auguro di sì, sono scaramantico e quindi ne parleremo dopo il voto. Però certamente quello che emerge è che è tutto una perdita di tempo, una sorta di operazione a ripetere. C'è un tentativo di rivincita dopo la fiducia del 14 dicembre? C''è una spiegazione psicoanalitica: il centrosinistra ha una pulsione omicida nei confronti di Berlusconi e del governo. Ha puntato tutte le sue carte sul 14 dicembre, gli è andata male perché ha perso di strtta misura alla Camera. Il risultato ha liquidato l'ipotesi di un governo tecnico che averebbe escluso i vincitori delle elezioni del 2008, e allora si sono ritrovati in questa mozione che avevano presentato precedentemente, senza alcun senso, e invece di avere il coraggio politico di ritirarla, hanno cercato di rinviarla. Noi abbiamo chiesto che oggi si votasse, non si poteva lasciare il ministro appeso. Lei parla del centrosinistra. Ma forse c'è anche qualcun altro che voleva dimissionare Bondi, per esempio Futuro e Libertà. Sì, il centrosinistra, Fini e un pugno di magistrati, non tutti. Un circo politico, mediatico e giudiziario che dal 1994 non sopporta Berlusconi perché gli ha rotto le uova nel paniere. Da quel giorno Berlusconi ha un processo al giorno, un offensiva giudiziaria di dimensioni moltio rilevanti che dimostra che in Italia c'è un uso politico della giustizia. Cosa c'è di vero sul fatto che Bondi si possa dimettere nonostante la fiducia? Bondi deve avere la fiducia, poi ragioneremo su diverse cose. Ragioneremo sul fatto che il suo ministero ha davanit a sè un problema di fondi. Ma ora va respinto un attacco destituito di ogni fondamento, partito con il crollo della Casa dei Gladiatori, che tra l'altro era non originaria ma rifatta nell'altro secolo. Ho l'elenco di tutti i crolli avvenuti nel nostro sistema di beni culturali: uno ha riguardato le Mura Aureliane quando era ministro la Melandri, e nessuno aveva pensato a una mozione di sfiducia. Ieri c'è stata una vivace contestazione delle decisioni di Fini sulla questione Bondi. Che mi dice del ruolo di Fini alla Camera? Sulla vicenda Bondi non c'è stata contestazione. Fini ha preso atto della richiesta del ministro di andare oggi al voto. Il problema è un altro, che Fini è dottor Jekyll e mr Hyde. Il presidente della Camera, pur avendo una matrice politica, deve essere sopra le parti. Ma Fini ha proposto una scissione dal Pdl, ne è stato il protagonista, ha sfruttato il prestigio che gli veniva dalla presidenza della Camera. Fino a lì' abbiamo avuto un atteggiamento moderato... E ora non lo avete più insomma... Pochi giorni fa ha chiesto le dimissioni del presidente del Consiglio. Dal momento in cui il presidente della Camera chiede le dimissioni del premier si crea una ferita istituzionale che va affrontata. Non c'è mai statao nel passato un caso del gnere. Noi abbiamo avuto presidenti della Camera comunisti che avevano davanti a loro governi di centrosinistra, della Dc e del Psi, ma nessuno si è mai sognato di chiedere le dimissioni del presidente del Consiglio che presiedeva avendo la maggioranza.