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Silvio boccia il Terzo polo: "E' il passato"

Berlusconi da Pionati: "La mentalità di Fini, Casini e Rutelli ha portato a crisi di Stato ed economia. Andiamo avanti per le riforme". La Russa: "Il 13 niente manifestazione"

Giulio Bucchi
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"Il Terzo polo è il passato". E' lapidario il premier Silvio Berlusconi nel giudicare la nuova formazione di Fini, Casini e Rutelli. Intervenuto telefonicamente all'assemblea dell'Alleanza di Centro di Francesco Pionati, in corso a Cassino, il presidente del Consiglio ha chiarito le sue intenzioni: tenere duro e governare. "Andiamo avanti senza vincoli e condizionamenti di persone come Casini o Fini. Oggi senza di loro siamo più forti e determinati, siamo determinatissimi". In vista c'è un rimpasto di governo o meglio, come ha detto nel pomeriggio Ignazio La Russa, "spazi vuoti da riempire", presumibilmente con qualche esponente del Gruppo di responsabilità di Silvano Moffa.  "I numeri tengono - ha commentato Berlusconi -. Chi vuole le elezioni anticipate pensa solo ai propri interessi ma noi andiamo avanti a governare con la maggioranza del Parlamento per portare avanti le riforme". L'ostacolo maggiore è l'opposizione, "in grado solo di dire no", e l'atteggiamento di quella che poteva essere la terza gamba della maggioranza, il Terzo polo:  "Casini, Rutelli e Fini hanno una mentalità che non è in grado neppure di capire che governare è fare, hanno una concezione che è quella che ha portato alla crisi dello Stato, dell'economia e della società". Una decisa porta chiusa ad eventuali accordi parlamentari. Poche ore prima, sempre La Russa, aveva intanto anticipato che il Pdl non scenderà in piazza il 13 febbraio, come annunciato ieri: "Non credo faremo una manifestazione né nazionale né regionale - ha spiegato l'ex colonnello di An -, preferiamo gli attestati di stima e sostegno dei nostri elettori al rinchiuderci per due ore in un teatro o in una piazza".

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