Calabria, arrestati tre marocchini per terrorismo
Diffondevano materiale di propaganda e software per il sabotaggio di apparati informatici. Altri 9 indagati
Tre extracomunitari marocchini appartenenti alle comunità islamiche del catanzarese e del lametino sono stati arrestati dalla Polizia di Stato: secondo gli inquirenti, i tre utilizzavano internet per diffondere materiale multimediale ai fini della propaganda per il terrorismo e software da utilizzare per il sabotaggio di apparati informatici. Per loro il reato contestato è addestramento e attività di terrorismo internazionale. Gli arresti sono stati compiuti nell'ambito di una operazione coordinata dalla Procura della Repubblica locale. UN QUARTO ARRESTO PER DROGA - Gli arrestati sono M'Hamed Garouan, imam della moschea di Sellia Marina (Cz), di 57 anni; il figlio Brahim Garouan, 25, entrambi residenti a Sellia Marina; e Younes Dahhaky, 28, residente a Lamezia Terme (Cz). L'operazione è stata definita in codice "Hanein" (Nostalgia, dal nome di un sito islamista). Un quarto marocchino, Badreddin Chahir, di 21 anni, è stato arrestato durante le perquisizioni in quanto trovato in possesso di droga durante un controllo a carico del padre, anch'egli coinvolto nell'inchiesta. Nell'inchiesta della Polizia di Stato, coordinata dalla Procura della Repubblica di Catanzaro, sono stati coinvolti anche altri nove extracomunitari, sottoposti a perquisizione e al momento indagati. Fondamentale è stato il contributo tecnico-investigativo del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni di Roma.