Italiana rapita in Algeria: la guida è stata arrestata
Indagini sulla scomparsa dei Maria Sandra Mariani, forse non è Al Qaida. La stampa: "Rapitori inesperti, liberazione vicina"
Primi passi nelle indagini sul rapimento della turista italiana Maria Sandra Mariani, rapita in Algeria da un commando armato lo scorso 2 febrbraio, vicino all'oasi di Djanet, nei pressi della frontiera con il Niger. E' stata arrestata la sua guida turistica, Aziz, mentre ancora nessuna rivendicazione è arrivata da Al Qaida per il Maghreb islamico (Aqmi), sospettata del rapimento. Nei giorni scorsi, l'esercito algerino ha colpito l'organizzazione terroristica smantellando una cellula che stava organizzando attentati in Europa e uccidendo Kamel Bourihane, meglio noto come Abou Hafs, braccio destro del leader Abdelamelk Droukdel. Rimane però incerta la sorte della donna fiorentina, perché oltre ad Aqmi si segue anche la pista di rapitori occasionali o alle prime armi, forse contrabbandieri, che potrebbero poi aver rivenduto l'ostaggio ai terroristi. Secondo Anis Rahmani, direttore del quotidiano Ennahar, l'arresto della guida "è un segnale molto positivo" e sarebbe in cantiere "una liberazione in tempi brevi della turista": "molti segnali - ha precisato - fanno pensare ad una rete amatoriale e non a professionisti dei sequestri. Perché far usare il telefono prima di mettere in 'sicurezza' l'ostaggio?". E perché le guide hanno avvertito le forze di sicurezza con 24 ore di ritardo?". Il direttore dell'agenzia turistica, Kherrani, si dice invece incredulo per l'arresto di Aziz ("Lavora con me da 16 anni"), dal 2007 guida abituale della Mariani. Altre fonti algerine hanno parlato nei giorni scorsi di "uomini con accento mauritano".