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Gemelline, nuova lettera del papà: "Sono pazzo"

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Missiva spedita il 31 gennaio. Intanto su Facebook i familiari di Livia e Alessia lanciano l'ennesimo appello

domenico d'alessandro
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"Senza l'affidamento congiunto non ce la faccio!! Sono già completamente pazzo, malato, allo stremo, distrutto! Aiuto!! Non ne posso più, non ce la faccio più!". Inizia così la lettera che Matthias Schepp ha scritto alla moglie Irina Lucidi il 31 gennaio, tre giorni prima di suicidarsi. "Invece di un dialogo ragionevole, ho ricevuto come risposta questi avvocati di merda - continua - Tutti volevano aiutarmi, soltanto tu no! Mia moglie! Non hai avuto tempo neanche una volta per parlare, e… venire a Neuchatel era uno sforzo troppo grande per te, ed è stato per questo che sono andato fuori di testa! Ora non voglio più nessun aiuto, è troppo tardi. Ti ho sempre amata!!!!!! Tutto ciò che volevo era una famiglia! Perdere te è stata già abbastanza dura, ma poi anche le bambine era troppo. Presumibilmente sono malato, ma non so di che cosa…. Ciao per sempre! Non ne posso più! Mi dispiace enormemente, ma non c'è più nulla da fare" APPELLO DEI PARENTI - "Non smettete di cercare". E' l'appello, disperato e pieno di speranza, della famiglia di Livia e Alessia Schepp, le gemelline il cui caso sta mobilitando l'opinione pubblica. L'appello è stato lanciato tramite Facebook dai parenti che non vogliono credere ai contenuti delle lettere spedite da Matthias, padre delle bambine, prima di gettarsi sotto un treno alle porte di Cerignola. "Ciò che rende bello il deserto, è che da qualche nasconde un pozzo. Grazie a tutti per la vostra speranza e per la vostra speranza e per non smettere di cercare anche il più piccolo dettaglio che potrebbe aiutarci a trovare delle tracce". RICERCHE SENZA SOSTA - Gli inquirenti, intanto, continuano a cercare senza sosta le due gemelline. In questo momento l'obiettivo è trovare il navigatore satellitare per auto che potrebbe aver aiutato Matthias Schepp nei suoi spostamenti. La sua Audi, infatti, fu ritrovata nei pressi della stazione di Cerignola ma senza il navigatore, nella cui memoria potrebbero esserci dati importanti memorizzati. La polizia sta inoltre verificando la presenza di una donna avvistata, insieme al papà e alle bambine, in Corsica.

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