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Adozioni, Suprema Corte: "Aprire anche ai single"

Lo dice la Cassazione. Misura riguarderà anche i gay? La Chiesa: "Un bambino ha bisogno di madre e padre" / SONDAGGIO

Andrea Tempestini
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Secondo la Suprema Corte il Parlamento italiano deve aprire alle adozioni dei minori anche da parte dei single. L'esortazione arriva nella sentenza 3572 depositata lunedì 14 febbraio dalla Cassazione, che sottolina come "il legislatore nazionale ben potrebbe provvedere, nel concorso di particolari circostanze, ad un ampliamento dell'ambito di ammissibilità dell'adozione di minore da parte di una singola persona anche con gli effetti dell'adozione legittimante". Allo stato attuale, comunque, quella che viene definita "adozione legittimante" rimane consentita soltanto ai "coniugi uniti in matrimonio, avendo finora ritenuto il legislatore tale statuizione opportuna e necessaria nell'interesse dei minori". LA CHIESA: "SERVONO UNA MADRE E UN PADRE" - All'apertura della Suprema Corte ha immediatamente replicato la Chiesa con un netto altolà. Nei procedimenti di adozione, così Ennio Antonelli, presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia, "in linea generale la priorità è il bene del bambino che esige un padre e una madre. Non conosco nel dettaglio questo caso e il pronunciamento della Suprema Corte, ma in linea generale - ribadisce l'alto prelato - ogni bambino ha diritto a una madre e aun padre: questa dovrebbe essere la normalità". IL CASO - I presupposti su cui si basa il parere della Suprema Corta si riscontrano nella Convenzione di Strasburgo sui fanciulli del 1967, che contiene le linee guida in materia di adozione. Nel dettaglio, la Cassazione (attenendosi alle normative viegneti) ha rifiutato la richiesta di una mamma adottiva di Genova di ottenere l'adorzione, nella formula totalmente legittimata, per la piccola bimba con cui ha vissuto per due anni in Russia e poi negli Stati Uniti, dove l'adozione è stata dichiarata efficace dal Tribunale della Columbia. Alla mamma-single, l'adozione nella formula speciale è stata consentita e trascritta qui in Italia con un decreto della Corte d'Appello del capoluogo ligure che risale al 2009. L'adozione è stata permessa con alcune limitazioni, quali la necessità del consenso di un tutore legale per determinati atti che riguardano la minore e la possibilità di ereditare parenti collaterali dalla mamma. L'ESORTAZIONE - I supremi giudici, però, ritengono maturi i tempi perché le persone senza un partner possano adottare con minori difficoltà bambini abbandonati o rimasti soli. "Il legislatore nazionale", questo l'appello della Cassazione, "ben potrebbe provvedere, nel concorso di particolari circostanze, ad un ampliamento dell'ambito di ammissibilità dell'adozione di minore da parte di una persona singola anche con gli effetti dell'adozione legittimante". A tal proposito, la Cassazione ci tiene a sottolineare che nelle norme della già citata Convenzione di Strasubrgo, non c'è alcun tipo di preclusione a questa apertura, che potrebbe però spalancare la porta anche alle adozioni effettuate da coppie omosessuali.

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