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Renzi, spalla amica per Silvio: "Un uomo solo, non riesco a odiarlo"

Il sindaco 'rottamatore' del Pd tende la mano a Berlusconi: "A certi livelli, hai poche persone fidate intorno"

Giulio Bucchi
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Da miglior avversario a miglior amico. Matteo Renzi rischia di fare il grande salto e passare dalla parte di Silvio Berlusconi. Politicamente ancora no, umanamente quasi. A farlo intuire è lo stesso sindaco di Firenze che nel suo libro 'Fuori', presentato questa mattina a Roma, si lascia andare a riflessioni affettuose sul Cavaliere, incontrato a dicembre ad Arcore nella cena delle polemiche (della sinistra). "Berlusconi mi apparve come un ospite cordiale e disponibile, ma anche e soprattutto come un un uomo solo". Giudizio da lacrimuccia, cui si aggiungono altre parole di comprensione per le umane debolezze e giudiziari inciampi: "Quando arrivi a certi livelli, mi immagino, ti circondano ruffiani e mezze calze, nani e ballerine, ma solo pochi amici fidati che ti vogliono bene per quello che sei e non per quello che possono ottenere da te". Parole di Matteo Renzi, musica di Dario Baldan Bembo... L'affetto è quasi parentale. "Non riesco a odiarlo. Non è solo un problema di età. Facendo i conti scopro che ha appena sei anni meno di mia nonna Annamaria. E' anche e soprattutto la reazione a un atteggiamento di antiberlusconismo viscerale che giudico dannoso più che inutile". E se, come scherza il sindaco rottamatore del Pd, "forse alla fine butteranno 'Fuori' me", Renzi si troverà una spalla amica sull'altra sponda, a Villa San Martino.

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