Libia, 24 morti nella giornata della collera
Violenti scontri a Bengasi e Al Beida. In Bahrain altre vittime in piazza. A rischio il mondiale F1
E' incerto il bilancio delle vittime in Libia per la "Giornata della Collera" contro il regime di Muammar Gheddafi. Secondo l'emittente Al Jazira, nelle ultime 48 ore i morti sarebbero almeno, mentre fonti umanitarie parlano di 24 morti. Secondo fonti locali, invece, il bilancio potrebbe schizzare a 20 vittime, uccise negli scontri con i gruppi filogovernativi. L'associazione Human Rights Watch sostiene che le forze di sicurezza interna della Libia abbiano anche arrestato 14 persone. Intanto le proteste si sono estese a quattro città del Paese. I SITI DELL'OPPOSIZIONE - Secondo i siti dell'opposizione Al Youm e Al Manara, ci sono stati sei morti e Bengasi e almeno quattro nella vicina Al Beida, nell'est del Paese. Le notizie non possono però essere verificate in modo indipendente. L'invito a manifestare seguendo l'esempio delle rivolte popolari in Tunisia ed Egitto era stato lanciato con un tam tam via Internet, nel quinto anniversario della sanguinosa repressione del 2006 a Bengasi dopo l'assalto al consolato italiano. E a Bengasi hanno manifestato tra gli altri gli avvocati che davanti a un tribunale hanno chiesto una nuova Costituzione. Ad Al Beida gli scontri sono scoppiati al termine dei funerali di due giovani uccisi nelle proteste di ieri, in cui gli scontri hanno provocato tra i nove e i tredici morti. BAHRAIN - Le sommosse popolari non hanno però riguardato solo il nord Adrica. E' infatti di quattro manifestanti uccisi il bilancio degli scontri scoppiati stanotte a Manama, in Bahrain, quando alcuni reparti delle forze di sicurezza hanno tentato di sgomberare piazza della Perla, da giorni occupata da migliaia di dimostranti pro-democrazia. Lo ha riferito Ibrahim Sharif, uno dei leader dell'opposizione bahrenita, all'emittente 'Bbc'. Secondo Sharif, la polizia ha attaccato i manifestanti con gas lacrimogeni e manganelli, provocando anche il ferimento di circa un centinaio di persone. A causa della tensione nel piccolo regno asiatico, la gara di GP2 Series Asia in Bahrain prevista per questo weekend è stata sospesa: se le vioenze dovessero continuare, anche l'inizio del Mondiale di Formula 1 potrebbe essere messe a rischio. ATTACCO A SORPRESA - "Per tutto il giorno si era sparsa la voce che avremmo avuto altre 24 ore, ma l'attacco è arrivato senza preavviso", ha affermato il leader del partito secolare Waad. "C'erano centinaia di donne e bambini accampati - ha precisato Sharif - la gente stava dormendo nelle tende, ad un tratto si è alzata una densa nebbia di gas lacrimogeni". Due delle vittime sono un uomo di 65 anni e un ragazzo. YEMEN - Anche nello Yemen sono ripresi gli scontri tra studenti e forze dell'ordine. Nelle manifestazioni contro il presidente Ali Abdullah Saleh ci sarebbero alcuni feriti, mentre 50 persone sono state arrestate. Nel frattempo, gli attivisti hanno programmato per domani il loro 'giorno della rabbia', invitando i dimostranti a scendere di nuovo in piazza.