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Caserta, arrestati 5 docenti: "Simulavano atti sessuali con minori"

Abusi e maltrattamenti su alunni di 11 anni in un istituto campano, in tutto 8 indagati. I pm: "Violenza sistematica"

Giulio Bucchi
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Abusi sessuali e maltrattamenti su minori d'età compresa tra 11 e 16 anni, con percosse e simulazione di atti sessuali: sono le accuse che i magistrati hanno rivolto a otto dipendenti, tra cui cinque docenti, dell'istituto statale presso 'Il Villaggio dei Ragazzi' di Maddaloni (Caserta). Un "sistematico ricorso a metodi brutali ed umilianti da parte degli educatori" ha fatto scattare l'arresto degli indagati. Per tre di loro il gip ha respinto la richiesta di misura cautelare avanzata dalla Procura. Più che una scuola, un lager, con "Uso della violenza per mortificare le vittime" e "percosse che hanno riportato lesioni", almeno stando a quanto emerso dalle indagini, iniziate nell'estate del 2009 e coordinate dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere. Una professoressa, secondo l'accusa dei pm, in una circostanza avrebbe fatto stendere a terra supini due alunni di 11 anni e si sarebbe seduta su entrammbi, all'altezza dei genitali, iniziando a "prodursi in movimenti ondulatori e sussultori tipici di un rapporto sessuale". CINQUE ARRESTI - I cinque agli arresti domiciliari (Domenico Bellucci di 56 anni, Vincenzo Crisci di 30, Francesco Edattico di 53, Gianluca Panico di 33 e Maria Iesu di 37) avrebbero anche rivolto ai ragazzini insulti come "handicappato", "scemo", "porco", spintonandoli e colpendoli "con schiaffi alla testa e pugni sulle spalle e sulla schiena". In un caso, un alunno sarebbe stato spinto per le scale ferendolo al naso. Un altro, colpito alla fronte, avrebbe sbattuto contro un armadietto di metallo. Alcuni ragazzi, interrogati dai pm, hanno negato le violenze ma non hanno convinto gli inquirenti: "Mi sono sempre fatto i fatti miei e non davo fastidio a nessuno", avrebbe affermato un alunno. Gli educatori, scrivono i pm, "hanno rivolto le loro attenzioni su tutti gli altri ragazzi più ribelli, nei cui confronti hanno adottato reiterati comportamenti violenti".

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