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Yara è stata accoltellata e soffocata Caccia al maniaco: prelevati 10 dna

Presi i campioni del proflio genetico di persone con precedenti. Autopsia: non ha subito violenza sessuale

domenico d'alessandro
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Formulare ipotesi su chi possa aver ucciso Yara è impresa ardua. Meglio lavorare indizio dopo indizio, traccia dopo traccia. Il problema è che, di tracce, l'assassino sembra averne lasciate poche. L'autopsia, proseguita per tutta la notte nell'istituto di Medicina Legale di Milano, potrebbe portare qualche risultato utile: fino ad ora è emerso che non ci sarebbero segni di violenza, né lesioni nelle parti intime, dunque Yara non è stata violentata. Ma si attende l'esito ufficiale, che aggiungerà senz'altro qualche dettaglio utilissimo per gli inquirenti che, al momento, brancolano nel buio. O quasi. L'ultima ipotesi è quella di un maniaco, che l'avrebbe attirata con l'inganno in auto per absuarne. Non ci è riuscito, e per questo avrebbe ucciso a coltellate e forse soffocando la 13enne. SOFFOCATA E ACCOLTELLATA - Dai pochi particolari che sono trapelati sull'autopsia, si è infatti appreso che la piccola Yara potrebbe essere stata soffocata. L'esame ha infatti confermato la presenza di numerosi colpi di arma da taglio soprattutto su braccia e polsi, come se la ragazza fosse stata ferita dall'uomo armato mentre cercava di difendersi. Altre tracce, inoltre, fanno pensare che ci sia stato anche un soffocamento. Ma per avere risposte certe bisognerà attendere qualche giorno, quando si avranno gli esiti degli esami ai quali vengono sottoposti alcuni dei reperti. UNA ZONA "POCO SICURA" - Ancora non si è appreso se sul corpo di Yara siano state rinvenute tracce biologiche dell'omicidia, un fattore che risulterebbe fondamentale per lo sviluppo delle indagini. Al termine dell'autopsia, la dottoressa Cristina Cattaneo si è trincerata dietro un "no comment. Non posso e non voglio dirvi nulla su questa vicenda". Per ora non resta che provare a ricostruire le ore dell'omicidio. Come scrive l'invitato di Libero Alessandro Dell'Orto, si ha la certezza che l'assassino, ammesso che abbia agito da solo, sia del luogo: conosceva bene quella zona di campagna di Chignolo d'Isola, conosceva bene quelle strade. Lì vicino c'è una discoteca, il "Sabbie mobili", e proprio da qui potrebbero ripartire le indagini: qualcuno potrebbe aver visto qualcosa la sera del 26 novembre, la sera in cui Yara è stata rapita e, probabilmente, uccisa. Ma quella è una zona tutt'altro che "sicura": oltre alla discoteca, qualche metro più in là c'è anche un giro di prostituzione e una zona dove le coppiette si isolano per vivere la propria intimità all'interno di un'auto. In pratica, dunque, da quelle parti si sarebbe potuto trovare chiunque. PRELEVATI I DNA DI 10 PERSONE - E se Yara fosse stata convinta da qualcuno che conosceva a salire in macchina, una volta uscita dal palazzetto dello sport di Brembate di Sopra? Il "mostro" potrebbe averle offerto un passaggio per poi, purtroppo, cambiare strada e uccidere la ragazzina chissà dove. Queste sono solo tracce, piste da seguire. E non viene escluso nulla, soprattutto in attesa dell'esito dell'autopsia. Gli inquirenti vogliono capire se il cadavere è sempre stato lì, in quel campo. Oppure se è stato trasportato da qualche altro luogo, probabilmente la scena del delitto. Si cercano i tabulati telefonici di quella sera, si potrebbe risalire a tutti gli apparecchi che hanno incrociato le celle di Brembate. Si apprende anche che potrebbero essere prelevati, nelle prossime ore, i Dna di dieci persone abitanti nella zona: sono tutti personaggi con precedenti per reati sessuali. Forse è questa la pista i più accreditata, forse gli inquirenti brancolano nel buio o forse, e questa potrebbe essere una svolta nelle indagini, hanno rinvenuto sul corpo della piccola tracce del dna del presunto omicida. BREMBATE SOTTO SHOCK - Centinaia di persone, intanto, hanno partecipato a una fiaccolata nella notte di lunedì. Brembate si stringe intorno ai Gambirasio, è sotto shock, è ancora incredula per questo finale assurdo di una storia che ha mobilitato il paese per tre mesi. Anche nella scuola media che Yara frequentava i suoi compagni di scuola hanno voluto ricordare la ragazzina. Sono apparsi dei fiori, dei cartelli, delle foto. Tutti, davvero tutti, si stringono attorno ai familiari di Yara. Nota: martedì a Milano è stata presentata la "Banca dati per persone scomparse e cadaveri non identificati". Le cifre sono impressionanti: ogni giorno in Italia scompaiono 19 persone, 4 delle quali non vengono mai ritrovate.

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