Cerca
Cerca
+

Assange, il nome diventa marchio registrato

Il fondatore di Wikileaks potrà chiedere i diritti intellettuali per le sue generalità

Privitera Andrea
  • a
  • a
  • a

Julian Assange, marchio registrato. Il creatore del controverso sito internet Wikileaks, accusato di molestie sessuali dal Tribunale di Stoccolma, non finisce mai di stupire. Due settimane fa l'hacker australiano, tramite i suoi avvocati londinesi, ha inviato due settimane fa i documenti per registrare il suo nome in qualità di proprietà intellettuale. Secondo la burocrazia d'oltremanica, a partire dal prossimo maggio il marchio "Julian Assange" potrà essere applicato in discorsi pubblici, articoli giornalistici, ma anche in servizi educativi e di intrattenimento. IL PROBLEMA DELL'ESTRADIZIONE - Ma oltre ad essere l'ennesimo aneddoto bizzarro sul fondatore di Wikileaks, il marchio registrato potrebbe essere importante anche per quanto riguarda i processi a carico dello stesso Assange. I documenti britannici dicono infatti che la residenza di Assange è nel Regno Unito; un dato che potrebbe influire anche sulla possibilità di estradizione in Svezia, decisa lo scorso 24 febbraio dai tibunali britannici.

Dai blog