Famiglia Cristiana a Silvio:
"Pensa solo a Kakà e Fiorello"
Don Sciortino torna alla carica. Forse memore della popolarità dei suoi editoriali apparsi su Famiglia Cristiana nella scorsa estate, il direttore del settimanale cattolico attacca di nuovo il governo e, in particolare, il premier Silvio Berlusconi, più intento ad occuparsi di Kakà e di Fiorello che va a Sky, piuttosto che della crisi che sta investendo le famiglie italiane. Lo fa, inevitabilmente, paragonando il discorso di insediamento di Barack Obama alla Casa Bianca con le ultime strategie governative italiane. “Siamo un Paese incredibile, metà fiaba e metà incubo”, scrive don Antonio perché se “nel giorno in cui Obama chiama gli americani a raccolta per affrontare la sfida colossale dell'economia e della povertà”, a Roma “il nostro presidente ricorre ai sondaggi”, quelli per testare la sua popolarità tra l'elettorato. "Pensa solo a calcio e tv" “Quanti punti potrebbe perdere con la cessione di Kakà, allettato della sirene miliardarie dell'emiro?”, affonda ancora Famiglia Cristiana che ritrae un Berlusconi “preoccupato più di Fiorello che passa a Sky che del calo di due punti del prodotto interno lordo”. E così “la domanda che ci poniamo oggi non è se il nostro governo sia troppo grande o troppo piccolo”, come ha fatto Obama proprio in occasione del suo ormai più che famoso discorso, “ma se funziona: se aiuta le famiglie a trovare lavori con stipendi decenti, cure che possono permettersi, una pensiona dignitosa”. Perché il buon Silvio anche se “vince la sfida calcistico – miliardaria”, elude la crisi quando rivela un ottimismo che l'Eurostat, l'Ufficio statistico delle Comunità europee, “smentisce a stretto giro di cifre”. E se in Germania i partiti della Grande coalizione lavorano assieme per arrivare ad un comune piano anticrisi, in Italia per il Cavaliere sono le intercettazioni telefoniche e un federalismo fiscale “dai contorni fumosi ed inquietanti” a tenere banco. C'è di più: proprio la riforma federalista sarebbe per don Sciortino “l'enneimo cavallo di Troia della fantasia padana, un contentino da propaganda, un ‘ossicino' per tenerli buoni”, facendo un chiaro riferimento a militanti e parlamentari della Lega Nord. "I nostri politici come i polli di Renzo" Così ci sarebbe bisogno di un'aria nuova, di un cambiamento all'insegna del nuovo che avanza negli Stati Uniti, ma da noi i politici “come i polli di Renzo continuano a beccarsi tra loro”. “Non cediamo – conclude il direttore di Famiglia Cristiana – alla tentazione di ricadere nella faziosità, nella chiusura mentale e nell'immaturità che ha avvelenato la nostra politica così a lungo”, come ha ricordato il solito Obama nel solito discorso.